Heal the World Project

"Una conversazione molto speciale con Frank Cascio", pubblicata il 17/12/2011

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Domynick
view post Posted on 19/12/2011, 20:33




Intervista a Frank Cascio di Lauren Trainor e Valmai Owens di MJ Tribute Portrait
http://mjtpmagazine.presspublisher.us/issu...th-frank-cascio

TRADUZIONE A CURA DI "4everMJJ" PER IL MJFanSquare Forum




Valmai: Frank, voglio parlare del tuo libro. Vorrei sapere in particolare se hai avuto problemi a trovare un editore interessato, perché in fondo è un libro positivo sulla vita di Michael, ma molti editori non vogliono questo, vogliono l'input negativo. Menzionare il problema dei medicinali pensi abbia alterato la loro decisione?

Frank: In realtà, no. Innanzitutto quando Michael è morto davvero non pensavo di scrivere un qualsiasi libro, quella era l'ultima cosa nella mia mente. Questo ha davvero cambiato la mia vita, mi ha davvero aperto gli occhi. Ho avuto una esperienza unica, e poteva essere una nuova prospettiva. Ha cambiato le mie priorità e quello che volevo, perché ho ​​capito che la vita è troppo breve e non si deve dare ogni giorno per scontato, non si sa mai.
Quando Michael è morto è stato come perdere un padre, così, ad oggi, manca una parte di me. Ci sono così tante volte che vorrei solo che potessimo parlare, sembrava sempre migliorare le cose. Se avevo un giorno negativo, lui diceva le cose giuste per motivarti a conquistare il mondo e questo mi manca. E ci sono tante cose su di lui. Frequentarsi, parlare, avere una conversazione, eventi familiari. Lui e io eravamo soliti andare a fare shopping per comprare regali e lui diceva: "No, no, no, dovremmo prendere questa giacca per tuo fratello...", oppure: "Questa maglia è per mio cugino..."
Lui era il più grande insegnante del mondo e un grande padre, e non solo per i suoi figli, ma per altre persone in modo indiretto. Era come una grande famiglia. I suoi fan significavano molto per lui. Spero che si rendano conto di quanto realmente significassero per lui, perché lo facevano andare avanti. I fan gli davano la motivazione e non voleva mai deluderli.

Valmai: Questo gli metteva pressione però? Sentiva che doveva essere all'altezza di ogni aspettativa?

Frank: No, l'unica pressione che aveva era quella che metteva su se stesso. Ha sempre voluto superare se stesso. Mi ricordo che mi raccontava delle storie. Quando "Off the Wall" è stato davvero un grande, enorme successo, non era soddisfatto. Diceva: "Io farò l'album più venduto di tutti i tempi." E lo ha fatto... era così forte mentalmente. Era veramente connesso con Dio e con l'universo.

Lauren: Era sempre così?

Frank: Era un essere umano, ma non fraintendetemi, era assolutamente toccato da Dio. Aveva qualcosa in più rispetto alla media. Sì, era un essere umano e aveva i suoi difetti, ma lui era diverso, era quasi come un angelo che viveva sulla terra. Camminava in una stanza e affascinava tutti. Uscivamo travestiti, a fare shopping o per cenare, e lui era tutto coperto, nessuno poteva vedere la sua faccia, ma aveva quest'aura su di lui e la gente sapeva che era lui. Solo la sua aura e la sua presenza erano così forti e ammalianti.

Lauren: Ti sei mai fermato a pensare: "Oh mio Dio, è Michael Jackson con cui mi sono seduto?"

Frank: E' buffo, perché l'ho conosciuto come Michael, il mio amico. Sono cresciuto con lui e lui è stato un amico di famiglia per anni. Mi ricordo di essere andato a un concerto e di essermi rivolto a mio padre dicendo: "Quello è lo stesso Michael Jackson che viene a casa nostra?" Non avevo fatto due più due, davvero.

Lauren: E non ti è successo neanche diventando adulto?

Frank: Sì e no. Scherzavo "Queste persone non sono qui per vedere te, sono qui per vedere me". Ma, devo dire, quando lui andava sul palco e si esibiva, potevo stare lì e guardare quello show ogni giorno.

Lauren: E hai visto tutti i suoi concerti?

Frank: Ho visto tutti gli spettacoli. Nei Dangerous e HIStory Tour, ogni notte mi sedevo sul lato del palco e guardavo lo spettacolo. A volte eravamo sotto il palco e lui entrava nel "tostapane" e diceva: "Va bene, Frank, salterò fuori da questo 'tostapane' ora." Diceva, "Va bene, goditi lo spettacolo. Ci vediamo dopo il secondo show", o faceva un commento,"Vai a dire a Turkle (nomignolo di Karen Faye, la truccatrice di MJ, ndt) di mettersi una mentina in bocca, non voglio tornare lì e che lei mi uccida con il suo fiato", in modo scherzoso. Amava Karen Faye. Poi saltava fuori dal tostapane e tutto ad un tratto si trasformava in quest'altro essere. E (lo show) non diventava mai vecchio, soprattutto quando faceva "Billie Jean"... era semplicemente incredibile!
Al momento quella era la mia normalità e la mia realtà. Non fraintendetemi, io non lo davo per scontato, ma ripensandoci adesso, sono stato veramente, veramente fortunato. Vorrei poter dire che potrò trasmetterlo ai miei figli quando li avrò, ma non credo che sarà mai possibile. Posso trasmettere ai miei figli le mie esperienze e ciò che ho imparato in un modo diverso, prendere un sacco di quello che Michael mi ha insegnato e i miei figli saranno in grado di avere un'esperienza di lui in quel modo.
Non accadrà mai più con nessuno.

Lauren: Com'era quando eri molto piccolo e lui veniva a trovarvi nel bel mezzo della notte? Posso immaginarlo... "Oh, sì, Michael è qui", e saltavate dal letto. Non avevate idea che stava arrivando? Si presentava e basta?

Frank: Erano cose speciali, voglio dire, lui era l'uomo più famoso del mondo. Aveva fatto "Off the Wall" e "Thriller" e considerava importante venire a 35-40 minuti dalla città solo per salutare e trascorrere qualche ora del proprio tempo con noi e poi tornare indietro. Non lo faceva per forza. Siamo stati molto fortunati.
Sai, penso che Dio abbia un fine ultimo. A volte, non ci rendiamo conto o capiamo perché le persone entrano ed escono della nostra vita. Nulla è per sempre e si è fortunati se si ha un amicizia che dura anche un anno. Non era un caso che il nostro rapporto sia durato oltre 25 anni.

Valmai: Tu e Michael avete legato molto velocemente e creato un collegamento bambino/adulto. Perché pensi sia successo? Perché pensi che il legame fosse così forte?

Frank: Credo che sia stato per diverse cose. Penso che prima di tutto lui amava i miei genitori. Aveva un grande rispetto per mio padre e mia madre. Lui era realmente connesso con mio padre, lui ha visto che tipo di persona fosse. Mio padre si è preso cura di lui e lo ha trattato con rispetto, lui non lo guardava come una pop star. Sono diventati amici e poi Michael ha voluto incontrare il resto della famiglia.
Lui si innamorò di mia madre. Mia madre gli ricordava sua madre, Katherine. Diceva: "Tu non hai idea, tua madre è proprio come mia madre, dolce, umile, amorevole, premurosa, generosa con tutti". Chiunque venga a casa, chiunque sia, mia madre è la prima ad assicurarsi che si senta come a casa, che tutti siano nutriti e curati. La mia casa è come il fulcro ... non importa chi sia. E' come un albergo, la gente entra per una tazza di caffè, la porta è sempre aperta.
Michael e io avevamo una connessione, nella quale eravamo in qualche modo collegati, e non riesco nemmeno a spiegarlo. A volte chiamava di punto in bianco, in modo casuale, e diceva: "Frank, stai bene?" dicevo " Sì, perché? " E lui diceva: "Sentivo che eri un pò giù." Lui era dall'altra parte del mondo e io pensavo, beh mi sento un po' giù oggi. E lui diceva: "Sì, l'ho sentito. Non preoccuparti, andrà tutto bene". Comunicavamo anche senza dire una parola, bastava guardarci in faccia e sapevo esattamente cosa stava pensando e lui sapeva quello che stavo pensando io. Non avevamo nemmeno bisogno di parlare. Questo era molto utile nei meeting... ci guardavamo in faccia e poi, "Va bene, penso che sia ora di andare." Eravamo in qualche modo collegati telepaticamente.
Andavamo a fare shopping e parlavamo una lingua a caso. Noi capivamo quello che stavamo dicendo, ma non era un linguaggio, davvero. Era come Borat, prima che uscisse Borat! Urlare nel bel mezzo del Virgin Records o in un ristorante, "Il principe vuole mangiare ali di pollo". E parlavamo una lingua a caso, e lui si arrabbiava, buttava le mani in aria e, a volte colpiva il tavolo... era divertente, come sollievo comico e via di fuga.
E' molto difficile dare qualcosa a Michael Jackson, ma una cosa che possiamo dargli è amore incondizionato, sincerità, lealtà e un posto sicuro dove si sentiva a suo agio ad essere se stesso. Tutta la mia famiglia ha fatto in modo che non si sentisse giudicato, ma che avesse la possibilità di andare in giro per casa in pigiama, calzini, mocassini e t-shirt. A volte indossava due calzini di colore diverso... sentiva che poteva essere se stesso. Si sentiva sicuro e noi gli volevamo davvero bene perché era lui, non perché era la superstar. Era un amore sincero che avevamo come una famiglia, lo faceva sentire al sicuro, lo faceva sentire come se avesse una famiglia surrogata. Sia a casa che al ranch, gli dava una famiglia, l'amore e la sincerità, non solo persone che lo guardavano o che volevano qualcosa da lui o... non era giudicato. Ecco perché il rapporto è durato per 25 anni. Si vedono un sacco di persone, che entrano e escono dalla sua vita, amici che poi sparivano, e un altro amico e la sua famiglia prendevano il loro posto e poi scomparivano. Siamo stati gli unici che sono stati costanti.



Lauren: Hai detto che non pensavi di scrivere il tuo libro quando è morto. Cosa ti ha spinto a pensare che potevi farlo?

Frank: Beh, io vivevo a Monaco, Germania, e stavo mettendo su una società denominata ABC Music Productions. Ero in Italia quando ho sentito la notizia. Sono tornato in Germania e ho iniziato a scrivere e parlare. Ero con un mio amico e il mio modo di affrontare le cose... ho iniziato a parlare e scrivere, non a scrivere un libro, era solo una terapia per me. Avevo così tanto dentro di me, tutte queste storie dentro di me... Avevo solo bisogno di scriverle in qualche modo, farle uscire, perché era una situazione molto difficile... ero davvero confuso quando è morto. Veramente depresso. Avevo bisogno di sfogarmi. Ho tenuto tutta questa roba dentro per tanto tempo e volevo parlarne, ma non con il pensiero di scrivere un libro.
Col passare del tempo è stato circa un anno fa in questo periodo che qualcuno mi si è avvicinato e ha detto... beh, nel corso dell'anno un sacco di fan mi avevano contattato e mi chiedevano: "Frank, puoi dirmi com'era Michael... tu eri lì "... oppure" Qual era il suo colore preferito?" "Che cosa è realmente accaduto nella situazione Arvizo?" Allora ho preso tutte queste domande dei fan, e ho iniziato a pensare e rispondere. La gente diceva: "E' una storia affascinante. Hai tanto da raccontare ".
E poi vedere tutte queste persone in televisione, penso che sia stato in realtà il fattore scatenante. Ci sono tutte queste persone che scrivono libri, tutte queste persone che dicono che erano il migliore amico di Michael, cercando di imporre e dire cose quando non avevano idea di chi fosse questo uomo. Ed ero frustrato, perché pensavo, "Questo non è vero". Volevo mettere davvero le cose in chiaro e dire al mondo che quest'uomo non era un pedofilo. Non aveva alcuna attrazione sessuale per i bambini. Lui li amava sinceramente per quello che erano e soffriva sinceramente quando vedeva un bambino sofferente per strada. Era così sensibile e diceva che i bambini erano la cosa più vicina a Dio. Traeva molta della sua ispirazione dai bambini, e volevo fare questa precisazione, perché ci sono molte domande che la gente ha. Volevo mettere le cose in chiaro per il mondo, perché quell'uomo NON era un pedofilo e non dovrebbe mai essere ricordato così.
Se qualcuno poteva mettere le cose in chiaro nel corso di 25 anni, dall'età di 4 anni, io ero lì, e lui non era sessualmente attratto dai bambini. Una cosa di cui sono molto felice è che l'ho detto molto chiaramente nel libro e le persone che in realtà ne dubitavano ora hanno capito. "OK, hai cambiato il mio pensiero, ho capito adesso". Ed sono così felice che sto ricevendo questa risposta dalla gente; le persone stanno cambiando il loro pensiero, lo vedono in un modo completamente diverso, e possono vedere che questo uomo è stato sfruttato e manipolato.

Lauren: E' stata estorsione.

Frank: E' stata estorsione, era pubblicità....

Lauren: Tom Mesereau ha recentemente spiegato perché Sneddon ti ha definito co-cospiratore (nei post a seguire l'intervista di Mesereau, ndt)

Frank: Tom l'ha detto spontaneamente e mi sento discolpato in molti modi, perché quello era un grande interrogativo nella mente dei fan. La gente dice che io non c'ero quando Michael aveva più bisogno di me. Beh, io ero là quando aveva più bisogno, più della maggior parte dei suoi amici. Il mio avvocato stava parlando con Tom costantemente, aiutandolo con il caso, dandogli tutte le informazioni di cui avevano bisogno e lo supportavamo al 100%. Avere questa etichetta, che non ero lì per sostenere il mio amico quando aveva più bisogno di me e che io non testimoniavo, mi ha veramente fatto male per tanti anni che le persone lo pensassero. E' stato un sollievo quando Tom ha detto questo, perché non era tenuto a dirlo e lo ha fatto. Ha tolto un grosso peso dalle mie spalle. Circa due settimane fa l'ho contattato, perché entrambi abbiamo fatto il documentario di David Gest, e lo ha visto e ha detto che ho fatto un ottimo lavoro.

Lauren: E gli è piaciuto il tuo libro.

Frank: E gli è piaciuto il mio libro, grazie a Dio!
Nel mio libro parlo degli alti e bassi, era un'amicizia, non era sempre perfetta. Ho commesso degli errori, Michael ha commesso degli errori, ci sono stati un sacco di malintesi. Ma sai cosa, in fin dei conti ce l'abbiamo fatto. Michael e io ce l'abbiamo fatta. E questo è il modo in cui la vita è con ogni amicizia: alti e bassi, momenti buoni e brutti. E sì, parlo di situazioni in cui ero preoccupato per i farmaci, perché se dovevo scrivere un libro volevo essere onesto. Io non volevo indorare le cose. Volevo che fosse un libro onesto, perché per me le imperfezioni di Michael sono ciò che lo rendono splendido.
Un sacco di persone hanno dolore cronico, un sacco di giocatori di football, e nessuno può capire come quest'uomo abbia lavorato sin dall'età di cinque anni, in piedi a ballare in spettacoli di due ore per anni. Sai che questo fa pagare un pedaggio sul tuo corpo? Lo farebbe sul corpo di chiunque. E' solo normale che qualcuno soffra, a volte, e abbia dolori cronici a seconda del suo programma e della fatica. Il tuo corpo viene sfruttato. Ci sono stati momenti in cui ero preoccupato? Sì! Ero un medico per capire che forse stavo esagerando, perché era mio amico e volevo essere sicuro che stesse bene e mettere in discussione le cose? Non ho parlato della situazione dei medicinali per tirare fuori i panni sporchi. Questo non era il mio scopo nel libro.

Valmai: Sei stato accusato di questo, Frank?

Frank: Oh, sì. "Perché vuoi parlare di questo:" Se lo leggi, mette le cose in un contesto, perché ci sono stati alcuni problemi e perché aveva alcuni problemi a volte, ma li ha superati. Una cosa che mi fa arrabbiare è la gente che dice che è stato un drogato per anni. Non era un drogato, non lo era. Ci sono stati momenti in cui ero preoccupato ed è stato peggio di altre volte? Sì, ma questa è la vita, questa è la natura umana, e si capisce che questo è un uomo che lavora dall'età di 5 anni, attaccato e falsamente accusato di molestie due volte, con persone che cercano di estorcergli soldi, familiari che cercano di parlare di lui. Jermaine che scrive un libro, fa "Word to the Badd" e LaToya che dice pubblicamente che era preoccupata per i bambini. Non fraintendetemi, Michael ha perdonato sia LaToya che Jermaine. Loro si sono chiariti, e nel libro cerco di mettere anche le cose nel giusto contesto. Non sto parlando male di Jermaine e LaToya. LaToya era anche in una situazione in cui aveva paura per la sua vita, e so che ha un sacco di senso di colpa e rimpianti. So che è una delle ragioni per cui ha scritto il suo libro, e lo stesso con Jermaine. Stanno cercando di fare la loro parte, quindi non sto parlando di loro in modo negativo. Io non sono d'accordo con alcune delle loro azioni, ma questa è la vita e si va avanti.

Lauren: Per me, l'importanza di includere la storia e le ragioni per l'uso dei farmaci, nel contesto, è che dà più credibilità alla questione di cui parli, le false accuse.

Frank: Volevo scrivere un libro onesto, nel bene e nel male, o non farlo affatto. E non è qualcosa che gli editori hanno detto che dovevamo includere. Quando stavo seriamente esplorando questa questione, ho detto questo è quello che voglio. Voglio che il libro sia un ritratto onesto di Michael Jackson, i momenti buoni e cattivi nel corso dei 25 anni del nostro rapporto. Questo non è un libro salace. Non lo volevamo mettere in vendita come un libro che racconta particolari scabrosi, questa è la storia della mia amicizia, messa in un contesto in modo che il mondo possa capire un uomo che è stato così frainteso e sottovalutato per anni e anni. E se non fossero stati d'accordo, allora ok.
Ho parlato solo con un editore. Non è che sono andato a vendere questo libro alle persone. E' stata solo una fermata. Abbiamo avuto un incontro e devo dire che mi hanno sostenuto; sono stati incredibili, sono stati grandi. Non hanno cercato di prendere la mia storia e renderla qualcosa che non era.

Lauren: Chi è responsabile per l'intervista iniziale che si concentrava solo sui farmaci?

Frank: Sai come fanno i media. Penso che sia stato per un articolo della AP (lo trovate in questo link -togliendo gli spazi e mettendo i punti- http://mjj freeforumzone leonardo it/discussione.aspx?idd=9622345&p=3&#idm114250111 ).
In qualche modo, hanno ottenuto una copia e quando è successo stavo così male ed ero così sconvolto. Io davvero ... dicevo: "Perché le persone devono sempre fare questo, prendere qualcosa di buono e manipolarla e cercare di renderla brutta?". Volevo affrontarli, attaccarli, ma non potevo. Non potevo attaccarli, perché avrei avuto tutti i media che non avrebbero supportato il libro quando sarebbe uscito. Li volevo strangolare. [Ride] ... io amo i media, amo i media.

Lauren: Sai, prima che uscisse il libro di Jermaine c'è stata una circostanza molto simile. E poi, una volta che la gente lo ha letto, lo ha amato.

Frank: Penso che sia importante per tutti leggere il libro, i fan di Michael e il mondo, perché se si vuole conoscere l'uomo ... non ci sarà mai un altro Michael Jackson, mai più..

Valmai: Stavo per chiedere su cosa i media si siano focalizzati di più nel tuo libro.

Frank: Con il processo Murray, l'attenzione principale era sui farmaci, ed è così frustrante per me, perché questo libro non parla di farmaci. Ne fanno parte? Sì! Ma c'è molto di più nella storia, sono messi in un contesto. I media ... questo è quello che vogliono.
Di tutte le interviste che ho fatto la mia preferita è stata con Wendy Williams. Non è stata sui farmaci, è stata su un essere umano... l'aspetto divertente del rapporto. Su tutto il resto tranne i farmaci. Credo che ci fosse solo una domanda sui farmaci. Voglio fare più interviste di quel tipo, in cui la gente può vedere l'altro lato. Ma dal punto di vista dei media, siamo appena usciti dal processo a Murray ed è quello che la gente vuole sentire.
Quando ne parlo mi arrabbio. Sono più che disposto ad affrontare l'argomento e a confrontarmi, ma c'è molto di più nella mia storia e in questo libro che il mondo deve sapere. Ho messo la questione dei farmaci in un contesto nel mio libro. Non è che sto mettendo fuori la sua biancheria sporca, non è quello che faccio nel mio libro e non è la storia che racconto.

Lauren: E bisogna leggerlo per saperlo.

Frank: E bisogna leggerlo per capirlo e conoscerlo. La mia storia è completamente diversa dalla storia di Jermaine. Non la vedo come una competizione con Jermaine o LaToya, è un libro diverso, una storia diversa da una prospettiva diversa. E' da una prospettiva che Jermaine e LaToya non avevano. E' una prospettiva che nessuno aveva. Non c'è un'altra persona in questo mondo che potrebbe effettivamente scrivere questo libro. Ho avuto la fortuna di avere queste esperienze e di essere in grado di condividere la mia storia con il mondo. E' divertente, Michael mi ha sempre detto nel corso degli anni, "Non hai idea di quanto sei fortunato a viaggiare per il mondo e ad avere tutte queste esperienze. E se mai scriverai un libro mentre io sono vivo, io ti ucciderò". In modo scherzoso, è così che parlavamo tra di noi.

Lauren: Pensi che sarebbe d'accordo con il libro, ora?

Frank: Penso che sarebbe molto orgoglioso di questo libro, perché più tardi nella sua vita voleva spiegare se stesso. E ha cercato di farlo, ma purtroppo non era molto bravo. Ha cercato di farlo con Martin Bashir e che tutto si è ritorto contro di lui. (Bashir) è stato un altro che ha manipolato Michael e ha approfittato di lui. Le intenzioni di Michael con Martin Bashir erano di provare a fare quello che ho fatto nel mio libro. Il fatto con questo libro, è importante essere onesti e veritieri e, nel bene o nel male, è la verità. Io non ho inventato o ammorbidito nulla.

Lauren: Michael era così amico anche di David Gest?

Frank: Devo dirvi che lui è una persona che ... lui è un soggetto particolare. Mi piace David, ma ero davvero deluso per lo speciale del 30° anniversario, perché concettualizzare lo spettacolo era tecnicamente una mia idea. David era lì e aveva idee di avere un sacco di star per onorare Michael. Ho detto, "Perché non facciamo uno show tributo per lui? Sono passati 30 anni, perché non facciamo venire gli artisti"... e David dice:" Ottima idea". Così abbiamo cominciato a pianificare lo spettacolo su un autobus, da San Francisco a Neverland. Stavo lavorando con David e Michael. Ho dovuto firmare ogni singolo assegno con David, e non ho mai avuto un credito ufficiale di co-produttore. Non era la fine del mondo. In fin dei conti io lo sapevo, e Michael riconosceva quello che ho fatto. David sa che se non fosse stato per me che lo spingevo, questo spettacolo non sarebbe mai accaduto, ma ho imparato molto da David. Pur essendo un folle, è così intelligente e brillante ... ho imparato molto.
E' così divertente da prendere in giro e starci insieme. Non sto scherzando. Andavamo nel suo appartamento a New York, e faceva mettere a tutti le babbucce ai piedi a casa sua. Era sempre in veste da camera come Hugh Hefner. Era veramente superstizioso.
Lo prendevamo in giro sui suoi capelli: "David, il capello numero 32 è fuori posto. David, il capello numero 54 è sul pavimento". Eravamo a Londra e gli ho detto: "David, ho un brutto presentimento. Penso che dovresti attraversare la strada e toccare il cartello sei volte con il dito". Michael ha detto: "Sì, David, lo show... c'è qualcosa di sbagliato. Credo che dovresti farlo". E David è corso lungo la strada e lo ha fatto. E noi dicevamo: "David, dì grazie otto volte". Michael amava fargli scherzi. Avevano un buon rapporto. Erano amici, si scambiavano cimeli... era come guardare due ragazzi che si scambiavano le figurine ... "Ti dò due Shirley Temple per uno dei tuoi poster di Charlie Chaplin". Era divertente, ci divertivamo.

Lauren: C'erano altre persone di cui Michael si fidava davvero?

Frank: Si fidava di Frank DiLeo. Aveva licenziato Frank, non che lo volesse. Non aveva mai detto a nessuno che aveva licenziato Frank, perché gli era dispiaciuto farlo. La verità su Frank è, la storia che Michael diceva a tutti, perché non voleva mai ammettere che aveva licenziato Frank ... la verità è che ha sempre detto alla gente che Frank aveva una personalità molto forte, che lui gli disse che doveva fare dei film e che doveva essere indipendente. E Frank fece "Quei bravi ragazzi " e altre cose, ma la verità è che, purtroppo, Michael licenziato Frank, perché "lui" in realtà voleva fare film, era una passione per lui.
Se aveste definito uno dei suoi video un video, lo avreste fatto molto arrabbiare. Diceva, "Cortometraggi ... dite a tutti di chiamarli cortometraggi. Non stiamo facendo video". Ed è stato il pioniere dei cortometraggi. In realtà, ciò che è triste è che uno dei pochi film lo ha fatto mettere insieme a Frank DiLeo... "Moonwalker".
Michael aveva bisogno di essere coinvolto con grandi manager e produttori di Hollywood, ma Frank lo amava sinceramente e lottava per Michael. Nessuno poteva toccare Michael. Se Frank fosse stato intorno tutta quella cosa del 1993 non sarebbe mai accaduta. Non avrebbe mai permesso che succedesse.
Posso dirvi un paio di cose sul 1993. Che è stata un'estorsione. Il padre di Jordy voleva fare un film intitolato "Robin Hood, un uomo in calzamaglia", che effettivamente è stato fatto. Prima dell'uscita era stato annunciato che Michael aveva fatto un accordo miliardario con la Sony, quindi questo tipo, il padre di Jordy, ha detto a Michael che gli sarebbe piaciuto che lui investisse nella pellicola. Michael disse di sì, e poi i suoi consiglieri ignorarono questo tipo fino al punto in cui si è veramente incazzato. E' una delle cose che ha attivato tutto il resto. Avrebbe fatto tutto quanto in suo potere per distruggere Michael, tutto.

Lauren: Perché pensi che Jordy non si fa vivo per dire che non è mai successo?

Frank: Non so se può, ma stiamo chiedendo pubblicamente a Jordy che per favore esca allo scoperto e dica la verità. Mi piacerebbe sedermi con Jordy e parlare con lui, chiedergli di dire la verità e intervistarlo io stesso. La cosa triste è che Michael ha perdonato Jordy. Michael non era arrabbiato con lui alla fine. Sapeva che questo ragazzo era stato manipolato e che si trattava di suo padre. Dopo questo, il ragazzo ha chiesto un ordine restrittivo per suo padre, a malapena vedeva sua madre e suo padre si è sparato un anno o due fa. Si parla di un sacco di senso di colpa per quello che ha fatto, che lo ha raggiunto. Aveva un grande senso di colpa. Ha cercato di rovinare la carriera di Michael, la sua vita. Ha distrutto la sua famiglia, non aveva alcun rapporto con suo figlio e un figlio non mette un ordine restrittivo a suo padre se non vuole avere niente a che fare con lui. Ha rovinato la vita di questo bambino. E' stato triste.

Lauren: Se potessi tornare indietro e cambiare qualcosa nella vita di Michael, se potessi farlo, questo sarebbe qualcosa che cambieresti?

Frank: Sì. Se potessi togliere qualcosa sarebbe questo. Al 100%. Quindi sì, se potessi rimuovere qualcosa dalla vita di Michael sarebbe quando fu falsamente accusato nel 1993 e soggetto a un'estorsione, perché sarebbe una situazione molto diversa ora. Dovete capire, nel 1993, ero con lui nel Dangerous Tour ... la gente stava scrivendo su di lui in tutto il mondo, lui era stato falsamente accusato. Gente che spuntava da ogni angolo cercando di prendere dei soldi, e ogni giorno doveva andare ad esibirsi come se tutto andasse bene. Questo vale per mostrarvi quanto questo uomo sia stato forte. E l'ha superata, ma davvero, davvero, davvero gli ha fatto male.
Durante il tour, questo è stato uno dei motivi per cui eravamo lì e siamo rimasti con lui. I miei genitori venivano avanti e indietro per le città solo per dare a lui una famiglia. Andava nella sua stanza da solo, e poi usciva il giorno successivo per esibirsi, e poi di nuovo nella sua stanza da solo. Gli abbiamo dato un senso di responsabilità, uno scopo, una famiglia, dove poteva tornare ed essere intorno a una famiglia. Abbiamo fatto in modo che mangiasse e abbiamo continuato farlo ridere e sorridere.
Amava insegnare la lettura, e amava condividere tutto quello che aveva dentro di sé e condividere questa esperienza con noi. Si esibiva sul palco e tornava a leggere un libro per noi. Uno dei primi libri che abbia mai letto per me era "Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach. L'ha reso così interessante. Non ero amante della lettura e lui diceva: "Se non leggi diventerai un fannullone e non farai mai nulla della tua vita. La conoscenza è potere. Vuoi essere ignorante per il resto della tua vita e non sapere nulla? In questo modo non otterrai nulla nella vita, ma dipende da te". Rendeva la lettura e la conoscenza e la narrazione molto divertente. Ci leggeva un capitolo e poi ne discuteva.
Lo scopo de "Il gabbiano Jonathan Livingston" era che c'è di più nella vita di quello che sembra esserci. Jonathan era il gabbiano che voleva volare più in alto rispetto a qualsiasi altro gabbiano, voleva viaggiare e volare veloce come la luce. Tutti gli dicevano: "Tu sei un gabbiano, non lo puoi fare". E' la storia di un gabbiano che poteva fare quello che voleva, se ci avesse creduto.
Questo è stato il primo libro che ha letto per me che veramente mi ha fatto amare la lettura, e poi suggeriva un altro libro. Amava leggere e discutere su tutto. Era fantastico, perché spiegava le cose dopo averle lette, e noi ne volevamo ancora. Diceva: "Sapete una cosa, è tutto quello che avrete per oggi. Lo metteremo via per ora".

Lauren: Come faceva a sapere come fare? Non aveva avuto questo da bambino, vero?

Frank: L'ha imparato da solo. Voleva sapere di più, proprio come Jonathan, e ha iniziato a fare ricerca. Una cosa che diceva sempre era: "Potete togliermi tutti i soldi, ma non prendere i miei libri. Senza la conoscenza su come fare i soldi non li avrete mai". Diceva: "Posso darti un milione di dollari o posso insegnarti come fare un milione di dollari." Dicevo: "Bene, dimmi come fare un milione di dollari". Risposta giusta.

Valmai: L'ha preso dalla sua famiglia? Aveva voi come famiglia surrogata ed era molto, molto vicino a voi, ma aveva la stessa sensazione di sostegno da parte della sua famiglia, di avere una rete di sicurezza?

Frank: No, non ha avuto questo dalla sua famiglia. Amava molto sua madre. Amava la sua famiglia. Non fraintendetemi, non è che la sua famiglia non volesse essere una parte della sua vita o non essere lì per lui. Volevano. Hanno fatto del loro meglio, ma purtroppo Michael li teneva a distanza. Michael li spingeva lontano, a volte ... qualcuno chiamava che aveva bisogno di soldi o Jermaine firmava un altro accordo, firmava documenti per la famiglia dove Michael si sarebbe esibito da qualche parte e lui non aveva mai accettato. Era una cosa dopo l'altra e lui diceva che era meglio stare alla larga. Ma la sua famiglia voleva essere lì per lui. Quando Michael stava subendo il processo, tutta la sua famiglia era in tribunale tutti i giorni. Bisogna dare loro credito per questo. Se qualcuno in famiglia ha bisogno di qualcosa sono i primi a darsi supporto, anche se non parlano da anni. Era quel tipo di rapporto e ogni famiglia è diversa. Non devi parlare necessariamente tutti i giorni o una volta al mese per sapere che in fin dei conti saranno lì per te.

Valmai: So che devi essere ancora turbato, so che devi sentire la perdita di Michael tutti i giorni. Non ho mai avuto l'opportunità di incontrarlo di persona, ma l'ho fatto attraverso la sua musica, come molti di noi. Il processo è finito, abbiamo "Immortal", ma cosa possiamo fare adesso? Che cosa Michael vorrebbe che facessimo ora?

Frank: Una cosa a cui teneva che ho provato a fare prima che questo libro uscisse... purtroppo, le cose di beneficenza sono così complicate e difficili da coordinare. Non sono stato in grado di fare quello che volevo fare. Non aveva a che fare con me, i paesi del terzo mondo e trattare con i governi non sempre è ciò che sembra essere. Quello che penso sia importante... la beneficenza era davvero importante per Michael, ma io non credo nel solo donare ad un ente di beneficenza giusto per donare, perché è la cosa etica e giusta da fare. Io non credo in questo personalmente. Credo nel fare qualcosa di sostanza; costuire un orfanotrofio per bambini o un ospedale in onore di Michael, in tutto il mondo, ma un po' diverso, dove non è solo un ospedale. Sarebbe divertente se ci fosse una sala giochi; maghi che entrano ed escono. Era una cosa che stava esplorando e voleva fare con Neverland, avere un ospedale pediatrico dove i bambini potevano andare e guarire, andare sulle giostre... questo era davvero nel cuore di Michael. Prendere i bambini dalle strade e dare loro delle case e se sono in ospedale, renderlo più divertente, dando loro speranza. Penso che sia qualcosa a cui mi piacerebbe partecipare ed essere parte.

Lauren: Michael lo ha detto nella registrazione fatta sentire in tribunale.

Frank: Ho parlato di questo con l'Estate fin dal primo giorno, ma purtroppo non è stata messa a punto.
Volevo trovare un modo per fare qualcosa con l'Estate, anche con il libro, e siamo ancora in questo processo. Solo perché non ho annunciato nulla in questo momento non significa che non farò qualcosa in futuro, perché ci tengo e so che è quello che Michael voleva. Dobbiamo solo verificare che il libro venda un sacco di copie in modo da poterlo fare. [Ride]

Lauren: Ci sono gruppi di fan che cercando di far decollare l'idea dell'ospedale, ma è davvero difficile senza il coinvolgimento dell'Estate.

Frank: Lo so, ed è una delle conversazioni che abbiamo avuto. Mi piace John Branca, qualsiasi cosa si dica su di lui, mi piace.

Lauren: A Michael piaceva?

Frank: Michael sempre pensato che John Branca fosse il migliore. Come ogni rapporto, avevano i loro alti e bassi e i loro litigi, ma alla fine della fiera John Branca tornava sempre in scena, perché Michael ha sempre detto che John era il migliore. Non importa cosa accadesse, Michael poteva amarlo, odiarlo, ma in fin dei conti John Branca era il migliore. Amava John. John e Michael hanno messo insieme probabilmente il più grande affare nella storia con l'acquisto del catalogo dei Beatles. Questi erano loro due. Michael ha spinto John quando tutti dicevano a Michael che era da pazzi: "Non dovresti" ... "Perché pagare 47 milioni di dollari?" Lui disse, "Acquista il catalogo, non mi interessa. John, fallo. Ti darò il 5%, vai e fallo". Infatti John ha fatto l'affare.
In tutta onestà, c'è così tanto che è successo dal giorno in cui Michael è morto, e stanno cercando di mettere le cose in ordine e organizzate. Quindi questa è sicuramente una delle loro priorità in uno o due anni.

Lauren: La beneficenza nel suo complesso o magari un ospedale?

Frank: La beneficenza nel suo complesso, ma anche esplorare e capire esattamente che cosa possono fare.

Lauren: E allora cosa possiamo fare per onorare Michael che lui approverebbe?

Frank: Ho ricevuto chiamate da persone che potrebbero voler convertire questa storia in una sorta di film in un modo per onorare l'eredità di Michael, visivamente. Spero di incontrare John nel corso delle prossime settimane per metterlo al corrente e vedere cosa possiamo fare.

Purtroppo, la registrazione della nostra conversazione con Frank accidentalmente si è fermata a questo punto. Avevamo tenuto con noi Frank per oltre tre ore quindi forse questo era il segno di fermarsi e lasciarlo andare via. Ha continuato a discutere la possibilità di un film sulla vita di Michael basato sul suo libro per breve tempo con noi, e abbiamo convenuto che sarebbe uno che non era mai stato fatto prima, uno che almeno avrebbe offerto un ritratto onesto e veritiero di chi era Michael. Penso che se qualcuno può farlo, sarebbe Frank, e lui lo farebbe con gusto e con il cuore, e con tutto l'amore che ha ancora per il suo amico.


il libro di Frank è questo già uscito e tradotto in italiano



Tom Mesereau spiega la questione della mancata testimonianza di Frank Cascio al processo del 2005 in una diretta con Positively Michael



www.twitlonger.com/show/ehs71k

TRADUZIONE A CURA DI "4everMJJ" PER IL MJFanSquare Forum


intervista del 4/12/2011

Mi sembrava interessante, dato che molti fan considerano Frank Cascio un "traditore" perché non ha testimoniato al processo del 2005, capire come sono andate le cose direttamente dalla fonte più attendibile, cioè il nostro amatissimo T-Mez

Questa è la traduzione della trascrizione della risposta di Mesereau fatta da Ivy di MJJCommunity (santa donna che non ringrazierò mai abbastanza di esistere! ) dal podcast di Positively Michael dell'intervista di ieri sera, 4 dicembre.


Thomas Mesereau

Prima di tutto questa era una questione molto complessa, confusa, spaventosa. Quello che ha fatto Sneddon, il procuratore distrettuale che ce l'aveva con Michael come tutti sanno, quello che ha fatto sono state queste accuse di complotto per molte ragioni diverse. Una di queste era terrorizzare i testimoni che potevano aiutare Michael Jackson.

E quello che ha fatto è stato molto strano, il gran giurì aveva incriminato Michael per diversi capi di imputazione, il primo primo era il complotto. Ma l'unico accusato del presunto complotto era Michael. Lui ha definito tutti gli altri co-cospiratori non incriminati, il che vuol dire rivelare subito che l'incriminazione di complotto aveva uno scopo nefasto.

Così Michael è stato accusato di complotto. Ricordate che un complotto è un accordo tra vari individui per commettere un crimine. L'accordo può essere in forma scritta o può non essere in forma scritta. Può anche essere un'intesa. Ma comunque il complotto coinvolge più di una persona e richiede una forma di accordo per commettere un crimine. Ma l'unico addebito è stato fatto a Michael Jackson. Così questo dovrebbe dirvi che qui c'è qualcosa che non va.

Tutti gli altri erano definiti co-cospiratori non incriminati. Frank Cascio, Vinnie Amen, Dieter, Konitzer, Marc Shaffel. Quello che penso è che voleva spaventare a morte questi potenziali testimoni per Michael Jackson, perché erano lì quando c'erano gli Arvizo. E lasciando questa spada di Damocle che avrebbe potuto incriminarli sopra le loro teste, ha costretto tutti a prendersi degli avvocati e li ha terrorizzati. Ammettiamolo.

Come ho detto in altre discussioni c'erano altri motivi tecnici per cui ha fatto queste accuse. Ciò avrebbe consentito agli Arvizo di testimoniare su Cascio, Shaffer, Amen, Dieter e Konitzer e al tempo stesso spaventare questi ultimi in modo che Michael non avrebbe potuto chiamarli a contraddire o confutare quello che avrebbero detto gli Arvizo. Era molto molto sinistro, a mio parere.

Così Frank Cascio e gli altri hanno preso degli avvocati, come era da aspettarsi. C'era la possibilità che fossero accusati del crimine di complotto e che rischiassero anni di carcere. Stavamo preparando la nostra difesa e cercando di capire chi fossero tutti e a cosa potessero contribuire per la nostra difesa e quello che avevano da dire e che cosa avevano detto ad altre persone, se avessero parlato con Sneddon e compagnia. Sapete, questo è ciò che è la difesa penale. Si trattava di un caso enorme, tutto era amplificato un milione di volte.

Così Frank Cascio ha preso un avvocato e io non volevo che Michael parlasse con lui o lui parlasse con Michael perché questo avrebbe aperto la porta a vari tipi di esame da parte del procuratore nel processo. Anche se credo che stessero parlando in ogni caso perché erano amici da molti anni.

E l'avvocato di Cascio, Joe Tacopina di New York, ha iniziato a chiamarmi e chiedermi cosa stava succedendo e quello che pensavo. Gli dicevo quello che potevo e gli chiedevo che cosa avrebbe fatto Frank. La mia impressione è stata che Frank stava ascoltando il suo avvocato. Il suo avvocato stava agendo molto attentamente, molto professionalmente, molto finemente attraverso le prove, cercando di scoprire come proteggere il suo cliente. Questo era il suo lavoro. Così il suo avvocato non ha detto subito "lui farà quello che vuole lei", faceva attenzione a riguardo e penso che Frank stava ascoltando il suo avvocato. Non so cosa abbia detto a Michael o quello che Michael abbia detto a lui. So che i membri della sua famiglia parlavano con Michael, non ero a conoscenza di quelle conversazioni. Sapete che sono tutti molto amici.

Ad un certo punto si è formata una percezione che Frank non fosse cooperativo. Io non sono così sicuro perché si sia formata. Poteva essere sempicemente che il suo avvocato era cauto e attento. Ma posso dire questo, alla fine lui era disposto a testimoniare. Il suo avvocato mi ha detto che era disposto a testimoniare, ha avuto un sacco di conversazioni con lui. Quello che penso sia successo è che aveva paura, stava ascoltando il suo avvocato, il suo avvocato era stato cauto, questo potrebbe essere stato interpretato che lui non fosse cooperativo, ma dirò questo, alla fine lui era disposto a venire e testimoniare. Questo è ciò che penso sia realmente accaduto con Frank Cascio.

Ora, sai, non posso biasimarlo per essere stato terrorizzato. Lui dice nel suo libro una cosa che devo sottolineare, che Sneddon gli ha offerto l'immunità dal procedimento giudiziario. Questo voleva dire che se lui si fosse fatto avanti e avesse collaborato con Sneddon e l'ufficio del procuratore distrettuale, non poteva essere processato. Doveva anche essere disposto a testimoniare contro Michael e lui ha rifiutato. Anche se questo sarebbe stato un modo molto sicuro per non essere accusato. Si deve dargli credito per questo. Dobbiamo dargli credito per questo, dobbiamo capire come sono stati terrorizzati che potevano essere accusati del crimine di complotto e andare in prigione. Si deve apprezzare che stava ascoltando il suo avvocato che si stava muovendo con cautela e con attenzione per capire come proteggere al meglio il suo cliente. Quindi non credo che nessuno dovrebbe biasimare Frank. Davvero.

Ora, gli altri non erano così terrorizzati quanto lui. Per esempio Chris Tucker e Maculay Culkin non erano co-cospiratori non incriminati. Non sono mai stati accusati. Così sono venuti fuori e hanno detto ai loro avvocati e agenti e manager e consulenti "testimonieremo per Michael se avrà bisogno di noi. Non c'è dubbio su questo". E l'hanno fatto. Mi sono seduto con Maculay Culkin e il suo avvocato (non penalista) e quest'ultimo era spaventato a morte, mentre Maculay era tranquillo nel dire "quando Michael ha bisogno di me io ci sono". Ho incontrato Chris Tucker e il suo avvocato a casa del suo avvocato e il suo atteggiamento era esattamente lo stesso: "Quando Michael mi vuole non mi interessa quello che sto facendo, io ci sono". Ma non erano di fronte alla possibilità di un'accusa di complotto. Quindi non sono duro con Frank, ho capito tutta la situazione, alla fine lui era disposto a testimoniare.

E come ha detto giustamente nel suo libro, e l'ho letto e mi è piaciuto il libro, ho deciso che non avevo bisogno di chiamarlo. Volevo lascaire questo caso alla giuria, in realtà ho accorciato la nostra lista dei testimoni, inizialmente il processo sarebbe dovuto durare qualche mese in più. Ma volevo lasciarlo alla giuria, ho pensato che avevamo davvero scosso il loro mondo, per così dire, e ho pensato che questo caso era pronto per un'assoluzione. Questo è quello che è successo, per fortuna.
 
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Domynick
view post Posted on 22/12/2011, 17:57




Recensione di Lauren Trainor
http://mjtpmagazine.presspublisher.us/issu...-friend-michael


TRADUZIONE A CURA DI Niki64.mjj PER MJFanSquare Forum


17 DICEMBRE 2011


Ai fan di Michael Jackson.
Ho scritto questo libro per mostrarvi un lato personale di Michael che si può o non si può conoscere. Spero che possiate apprezzare l'essere umano che stava dietro al suo enorme talento. Per più di 25 anni, la mia famiglia ed io siamo stati benedetti nello sperimentare il mondo dalla sua prospettiva. Attraverso gli occhi di Michael, il mondo era un posto molto diverso. Lui era l'innocente.




Ogni recensione di un libro scritto da un esperto professionista letterario o da un privato riflettono, in qualche misura, le opinioni personali, i pregiudizi, le aspettative e un impegno a livello emotivo del tema trattato. Lo scrittore non fa eccezione e segue una breve premessa :

Io credo che la verità su Michael merita di essere rivelata, discussa e infine accettata. Credo anche che la sua umanità merita di essere riconosciuta e abbracciata. E in che modo questo accade? E’ stato reso possibile aprire la porta su Michael da quei pochi fortunati che lo hanno conosciuto, che sapevano veramente chi era, il suo modo unico di essere nel suo mondo di trionfo e di tragedia. I pochi che hanno trascorso le ore, gli anni o una vita con lui. Sono stanca di offensive assurdità verbali stampate e scaturite da esperti che si suppone con fonti non confermate che hanno foderato le loro tasche, la carriera e la fama con denaro sporco che hanno fabbricato su uomo che non è mai esistito.
Una favola venduta e comprata da un pubblico ignaro. Questo deve cambiare.

La privacy è preziosa e Michael l’ha custodita con diligenza, ma ha sofferto molto perché è stato profondamente incompreso durante la sua vita. Se noi non permettiamo e non accettiamo una rivelazione diretta su Michael come persona, come e quando ci sarà una rettifica delle opinioni sbagliate che esistono? L’eredità artistica di Michael vive per sempre, da come si respira la sua magia ora e in futuro; il genio musicale non può essere negato. E l'uomo? Jermaine in un affettuoso tributo a suo fratello, ci ha permesso di sbirciare nella mente e nel cuore di un bambino in quella grande famiglia e ha aperto una finestra per comprendere la persona attraverso gli occhi di un fratello. E ora, Frank Cascio ci invita a vedere Michael con i suoi occhi e con il suo cuore, qualcuno che ha assistito e condiviso quella vita unica per oltre 25 anni. "Il mio amico Michael, una amicizia ordinaria con un uomo straordinario", inoltre, apre con chiarezza quella porta in un racconto amorevole, fedele e onesto.

Nel suo prologo, Frank spiega: "Questo libro parla di Michael Jackson l'uomo. Il mentore che mi ha insegnato come fare una 'mappa mentale'. L'amico che amava nutrire gli animali con le caramelle. Il burlone che ha indossato un travestimento e fece finta di essere un sacerdote su una sedia a rotelle. L'umanitario che ha cercato di essere il più grande e il più generoso nella sua vita privata come lo era in pubblico. L'essere umano. Voglio che Michael sia visto come l'ho visto io, da far capire a tutti quegli stupidi, l'affettuoso, l’intrigante, l’imperfetta bellezza che io amavo. "


Attraverso suo padre, Frank ha incontrato Michael all'età di quattro anni. Gli occhi di un bambino vedevano un uomo simpatico che condivideva l'interesse per la sua raccolta di figurine “Garbage Pail Kids”, per i cartoni animati e per i giocattoli. Già una star internazionale, Michael aveva trovato rifugio nella casa dei Cascio nella periferia di New Jersey e sviluppò una lunga amicizia di fiducia con Frank, con i suoi genitori e fratelli. E’ facile per me mettere in relazione l'ambiente descritto nella sua casa perché ho vissuto una simile educazione come componente di una grande famiglia con genitori responsabili che avevano simili priorità e aspettative per i loro figli. Immagino che l'emozione di una ripetuta visita a tarda notte, il cui arrivo significava svegliarsi per abbracciarsi e giocare, sarebbe un'aggiunta emozionante alla vita di un bambino. I ricordi di Frank di quegli anni vengono trasmessi con un'abbondanza di calore e di amore. Chi sapeva che Michael amava dare l’aspirapolvere e desiderava ardentemente il tacchino e la salsa di mirtilli con il pasticcio dolce alle pesche come dessert? Anche in quei primi anni, Michael iniziò l'insegnamento, guidando Frank come avrebbe fatto una figura paterna: .. il rispetto prima di tutto per tua madre ... non saresti qui se non fosse stato per lei.

Frank ci dice: "Mi ha insegnato a perseguire la conoscenza. Mi ha incoraggiato a studiare. Mi diceva di essere umile ... mi ha messo in guardia lontano da feste e dall’uso di droga e di sigarette. Mi ha ispirato ad essere il meglio che potevo essere ... mi ha fatto vedere che la scuola non era l'unico maniera per imparare. Avrei potuto imparare qualunque cosa che era necessaria sapere per diventare un leader del mestiere scelto. Non importa quello che ho fatto, Michael credeva in me."

Le innumerevoli visite a Neverland e l'incantesimo trovato lì, sono descritti magnificamente, vividi ricordi della bellezza delle luci, della musica, di animali esotici e di risate, un sogno creato e condiviso con il cuore aperto. Frank era lì quando Jordy Chandler e la sua famiglia entrarono a far parte della vita di Michael, ed è stato testimone di cosa è accaduto o non accaduto prima delle accuse del 1993. Una profonda e leale fiducia in Michael dei genitori di Frank, li ha spinti a permettere a Frank ed a suo fratello Eddie, di volare a Tel Aviv e di rimanere con i loro amici e con i componenti della famiglia adottiva durante tutti quei difficili primi mesi. Con i miei genitori, il suo comportamento era quello di un umile, gentile e maturo adulto, un brillante, un uomo colto con interessi, con opinioni ponderate. Lo videro come una buona influenza sui loro figli.

Un testimone in prima persona, che era presente e consapevole con gli occhi aperti, che solidamente e fortemente ridimensiona i diffusi giudizi sbagliati circa le intenzioni di Michael e il comportamento con i bambini. I postumi di quel trauma sono descritti con compassione, come lo sono i cambiamenti che hanno generato in un uomo sempre innocente.

"Morale della favola: l'interesse di Michael per i giovani ragazzi non aveva assolutamente niente a che fare con il sesso. lo dico con una fiducia inattaccabile per averlo sperimentato in prima persona, la fiducia di un giovane ragazzo che ha dormito nella stessa stanza di Michael centinaia di volte, e con la convinzione assoluta di un uomo che ha visto Michael interagire con migliaia di bambini. In tutti gli anni che sono stato vicino a lui, non ho visto nulla da sollevare un pericolo, non come un bambino e non come un adulto. Michael poteva essere stato un eccentrico, ma questo non fa di lui un criminale ".

Michael era un tutor che incoraggiava la lettura, che faceva domande incentivando il pensiero indipendente, un modello di assistenza umana che visitava orfanotrofi, ospedali e scuole, un insegnante di come vivere la vita solo sulle proprie condizioni, ma con a cuore il benessere degli altri. La dicotomia di Michael è evidente nello stupore descritto nella trasformazione sul palco, la reazione umana in massa ai suoi concerti, un essere "divino" per migliaia di persone di ogni luogo, beatamente inconsapevoli che lo stesso uomo aiutava ogni sera i due bambini nei loro compiti a casa.

Frank descrive un viaggio in autobus che cambia la vita attraverso la Scozia che lui e Michael intrapresero insieme nel 1996. Egli descrive il contatto con le "mappe mentali", la bellezza della meditazione sviluppando l’apprezzamento per la natura vista attraverso gli occhi di Michael. La responsabilizzazione, l’ambizione e la consapevolezza in sé stesso sarebbero potuto diventare le porte alle opportunità: Michael voleva vivere in quel modo, volare al di là di ogni aspettativa, per vivere una vita straordinaria ..."Tutto quello che devi fare", diceva, "è studiare queste immagini e queste parole. Guardati allo specchio e dì a te stesso quello che vuoi che accada. Fallo tutti i giorni, e ciò accadrà. "Abbiamo anche conosciuto la stupidità, a volte infantile, con il senso dell'umorismo: prendendo spesso in giro l’innocua idiozia che avvertiva negli esseri umani creduloni che esaminava nel modo giusto.

Un thread meraviglioso nella storia di Frank è la dedizione, la gioia e l'amore assoluto che Michael sentiva verso i suoi figli. Le sue capacità erano eccellenti: sapeva ascoltare i bambini e la sua pazienza con loro era infinita ... Era determinato ad essere il miglior padre che poteva essere e cercava di capire la psicologia dei bambini e il significato delle loro interazioni con i genitori .... Michael ha cresciuto i suoi figli in un modo in cui ogni genitore dovrebbe crescere un bambino ...i suoi bambini erano diventati la parte più felici di Michael.

Nel 1999 Frank descrive il suo passaggio a fidato assistente personale e molto altro ancora. Nel successivo decennio, il suo ruolo nella vita di Michael si era evoluto in un dichiarato difensore leale, protettore, guardiano, pubblico rappresentante e, con ricordi divertenti, un babysitter. Frank è venuto a conoscenza a volte delle subdole macchinazione di squadre di manager, di avvocati, di consulenti, pubblicisti e di numeroso personale di supporto. Egli descrive candidamente gli innumerevoli tradimenti che hanno ferito Michael e che hanno contribuito alla sua mancanza di fiducia e alla paranoia, come un giustificato e legittimo meccanismo di sopravvivenza. Ricordiamo anche l'amore di Michael per i suoi fan e il suo profondo apprezzamento per i doni d'amore ricevuti in cambio.



Proprio come ognuno di noi, Michael aveva le sue sfide, le sue debolezze ed i suoi demoni che Frank descrive, anche se discretamente, nel contesto di una vita piena e straordinaria. Queste parti possono causare disagio, tristezza e rabbia per le circostanze e per le persone egoiste che circondavano Michael e che gli procuravano un grande dolore. La voglia di salvare e di modificare le forze che distruggevano un vulnerabile uomo gentile, poteva essere travolgente. Diventa dolorosamente chiaro che la strada per cambiare era difficile da percorrere, date le molte complessità del mondo di Michael. Coloro che gli sono stati vicini e lo hanno amato, sono stati incapaci di aiutarlo, ostacolati in molti modi.

Non ci sono giustificazioni mentre Frank descrive lo shock e l’angoscia degli effetti duraturi del 2005 e di come questa esperienza ha fatto a fette l’anima di Michael e abbandonato i pezzi mancanti fino al giorno della sua morte. Era lì quando gli Arvizo e Bashir hanno interpretato fino in fondo i loro tradimenti e trovò due anni di allontanamento insopportabile fino a quando l'amicizia è stata recuperata nel 2007. Camminiamo con Frank nella confusione e nella incredulità, e la sensazione terribile di perdita e di impotenza che si è verificata dopo il 25 giugno 2009.

La storia di Frank non è che una pietra miliare sulla strada della chiarezza su Michael Jackson, la persona. Si è cominciato a dire la verità con un scritto in formato cartaceo, legato con ricordi struggenti e belle foto, scorci di un quarto di secolo di amicizia piena di amore, rispetto, di disaccordi, di rabbia, incomprensioni e riconciliazione. Il flusso e riflusso di un'amicizia normale che si è estesa su di un quarto di secolo, lasciando ricordi e lezioni per durare una vita. Questa è una bella storia, un omaggio ad un uomo speciale amato dal mondo e dal suo amico. Straordinario.

Un anno dopo la morte di Michael, Frank ha parlato al suo amico, Grazie ... per la più grande avventura che si possa donare a qualcun altro. Grazie per avermi aperto gli occhi ad un mondo intero che, se non grazie a te, non avrei avuto l'opportunità di sperimentare. Grazie per i ricordi che mi hai lasciato. Sono stato veramente benedetto per averti avuto nella mia vita. Ti amo, e mi manchi.

Michael Jackson: "Non sarò mai triste se lascio questo mondo, perché so che sarò in un posto migliore. L'unica cosa che mi interessa è che la gente smetta di pensare che ho fatto qualcosa di sbagliato. Adoro i bambini, e le disgustose bugie mi hanno quasi ucciso. Quando morirò, tutti i soldi che ho, andranno ai miei figli e agli altri bambini del mondo".




 
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Domynick
view post Posted on 25/3/2012, 17:57




“IL MIO AMICO MICHAEL”: soltanto l’onesta recensione di una fan




POSTATO DA : RAVEN IL 9 GENNAIO 2012
FONTE: www.allforloveblog.com/?p=5666



Attenzione: Questa recensione conterrà degli spoiler, quindi se non avete letto il libro, ma avete in programma di farlo, siete stati avvertiti!

Beh, come avevo già detto, ho ricevuto il libro di Frank Cascio " My Friend Michael: An Ordinary Friendship With An Extraordinary Man" per Natale. Avevo anche promesso una recensione completa dopo che avessi finito di leggerlo.

Torniamo a quando ho scritto il mio articolo sul Christmas Shopping For The MJ Fan On Your List dove ho parlato di quanto questo libro è stato polarizzante nella comunità dei fan. Non ho visto molti commenti severi al riguardo, ma ho notato una cosa nella maggior parte dei casi di quei fan che hanno giudicato il libro trash, insieme a Frank Cascio e questi stessi fan di solito ammettono che non hanno nemmeno letto il libro. La maggior parte di loro dirà che si è rifiutato di leggerlo, un rifiuto che nasce sulla base dei loro sentimenti personali nei confronti della famiglia Cascio e/o di alcune delle pubblicità sensazionalistiche che questo libro ha ottenuto quando è uscito. In genere, ogni recensione dei media sul libro ha dato più valore a qualcosa che è in realtà una porzione molto piccola e isolata, come il consumo di farmaci, in particolare il propofol. Quando il libro uscì, era al culmine del processo a Murray e, naturalmente, questo era l'unico argomento che ai media interessava di più ed era l'unico aspetto del libro su cui ogni recensore sembrava ansioso di fiondarsi.

Penso che sulla base di queste prime recensioni, molti fan abbiano avuto un riflesso automatico, una reazione istintiva al libro e verso il suo autore. Naturalmente, tutto questo è stato incrementato dalla polemica sulle tracce Cascio dell'album "Michael". Da allora, Frank è stato confuso con il fratello Eddie per diventare come molte altre conoscenze di Michael, una figura un pò controversa e polarizzante.




Ma indipendentemente da come ci si senta personalmente nei confronti di Frank Cascio, un fatto è indiscutibile: Michael Jackson è stato una parte molto importante della vita di questo giovane per molti anni. Frank era lì in molti dei capitoli più oscuri della vita di Michael. Conosceva sia Jordan Chandler che Gavin Arvizo, e come uno dei tanti ragazzi che formavano quella cerchia di amici nei primi anni '90, che comprendeva anche McCauley Culkin e altri, Frank occupava una posizione unica per raccontare quel lato della storia.

Ho detto quando ho ricevuto il libro che lo avrei letto con mente aperta. La linea di fondo è che, sì, ci sono alcune cose che possono essere sconvolgenti per alcuni fan, se sono ancora aggrappati a una versione idealizzata di ciò che era Michael. Dal momento che non è mai stato un problema per me, io francamente non sono stata sconvolta da alcune "rivelazioni" del libro. Ma credo che guardando al quadro completo, il libro esonera Michael da molte questioni più grandi e più importanti.
Tuttavia, questo non vuol dire che non ho letto tra le righe e che non mi sia trovata a volte in difetto con il libro. Ma in generale, onestamente credo che la cosa peggiore di cui sia colpevole Frank è che sia affetto da quella che io chiamo la "sindrome da Insider." Sembra essere qualcosa da cui nessun conoscente di Michael era immune. A colpo sicuro, tutti quelli che lo conoscevano sembrano voler pensare a se stessi come l'amico più intimo e il confidente più intimo di Michael. E insieme a questo, hanno spesso idealizzato la convinzione che loro avrebbero potuto in qualche modo "salvarlo". Certo, nel caso di Frank, lui ha conosciuto Michael in un modo a cui poche persone sono arrivate. E certo, sarebbe arrogante e presuntuoso da parte mie e di chiunque altro stare qui e dire che io so meglio di Frank quello che Michael ha fatto o pensato o detto. Non è mia intenzione. Tuttavia, a volte sono stata colta di sorpresa nel leggere tra le righe e a indovinare alcune delle ipotesi che egli fa, per esempio, che il matrimonio di Michael e Lisa era una finzione (anche se hanno fatto sesso e, secondo Frank, era solo un sottoprodotto, non tanto perchè in realtà non si amavano, ma perché Michael voleva dei figli ... e beh, francamente, lei era lì e disponibile) o la sua affermazione di non aver mai avuto rapporti sessuali con Debbie (insistendo sul fatto che Prince e Paris sono stati entrambi concepiti in vitro, quindi sì, secondo Frank, Michael è senza dubbio il padre biologico di tutti i suoi figli, ma non ha mai toccato Debbie). Per essere onesti, lui mette in chiaro che le sue ipotesi sono basate su ciò che Michael gli ha detto, lui non c'era nella stanza, naturalmente. Ma per sua stessa ammissione, egli racconta diversi casi in cui dice che Michael gli ha mentito, quindi chi può dirlo? Ho letto alcune recensioni dei fan sul libro, dove si dice: "Come può Frank conoscere i dettagli del matrimonio di Michael e Lisa se era solo un bambino?"

Secondo Frank Cascio: Michael gli ha detto che fatto sesso con lei… e questo è tutto!


Sì, ma ... non dimentichiamoci che Michael e Frank sono rimasti amici anche durante l’età adulta di Frank. Sono sicura che Michael probabilmente ha parlato con lui di queste cose, se non al momento, forse più tardi.
Ma mi sono posta alcune domande, per esempio, se era davvero con Michael quando ha apparentemente "scelto" la madre di Blanket da un catalogo di donatrici e che in realtà è stato colui che ha fatto la scelta finale! Sono solo molto sospettosa per natura quando qualcuno sostiene di aver avuto ragione essendo stato a fianco di Michael in ogni mossa nelle decisioni importanti della sua vita. Sono disposta a dare a Frank il beneficio del dubbio sul fatto che fosse lì in MOLTE di queste occasioni, ma a sentirlo parlare, era praticamente l'ombra di Michael! (Diciamo che, come alcune altre cose che ho comprato, l’ho preso un po' con il proverbiale grano di sale).
[considerare qualcosa non del tutto vera o completamente giusta. NdT]

Quando stavo leggendo la parte in cui si parlava del matrimonio con Lisa, non ho potuto fare a meno di ripensare a quello che David Nordahl mi ha detto nella nostra intervista dello scorso anno. [Qui in italiano https://healtheworldpro.forumfree.it/?t=51066672 ] David, che era un altro degli amici più stretti di Michael (da oltre 20 anni) e molto leale, ha trascorso più di due settimane vicino a Michael e Lisa nelle Trump towers nel 1994, e per suo conto, Michael e Lisa erano "molto innamorati". Non ho motivo di dubitare della sincerità di David, quindi per me, questo getta automaticamente una nube di sospetto nelle domande che Frank avrebbe posto a Michael, e alle quali lui avrebbe risposto che aveva sposato Lisa solo per soddisfare Bin Talal (un uomo d'affari arabo con cui Michael ha avuto molti rapporti d’affari, e che a quanto pare era anche insistente sul fatto che Michael dovesse avere l'immagine di ‘padre di famiglia’, in ogni caso, sempre stando a quello che dice Frank, la storia di Bin Talal sembrava essere la spiegazione magica di Michael per un sacco di cose).

Ma c'è anche un'altra possibilità, cioè che Michael abbia dato questa spiegazione a Frank perché era amareggiato dopo la rottura con Lisa, forse è stato un modo per salvare il suo orgoglio. (“Oh, beh, non l'ho mai amata in ogni caso, l’ho sposata solo perché Bin Talal voleva questo per me).


CON IL CLAN CASCIO AL COMPLETO



A questo punto il libro di Frank si fa molto interessante per me. Non è tanto ciò che scrive, ma le piccole cose sottili che si possono cogliere tra le righe. Oppure, come li chiamo io, le aree grigie. Perché è spesso in quelle zone grigie che si trova realmente la verità, o la versione più vicina ad essa. Quello che il lettore può trarre da tutto ciò è che spesso c'è qualche elemento di verità in tutte le parti di una storia-in questo caso, un matrimonio che potrebbe essere stato effettivamente una farsa o potrebbe essere iniziato in quel modo. Ma comunque, forse, Michael e Lisa hanno avuto un amore autentico – sicuramente particolare – ma certamente hanno avuto rapporti sessuali. Quindi, a questo proposito, il matrimonio era assolutamente vero! Michael poteva essere un manipolatore, a volte, diluendo la verità, ma era onesto al100% quando si trattava delle questioni che contavano realmente nella sua vita, e questo è ciò che tutti i lettori hanno bisogno di tenere a mente. Michael non ha mai mentito sulle cose che erano più importanti, la sua innocenza riguardo alle accuse, la sua vitiligine, la paternità dei suoi figli, e sul più che fastidioso problema della sua vera sessualità. Non mi preoccupa affatto se la verità della questione è che non ha mai veramente voluto sposare sia Lisa che Debbie. Michael voleva dei figli, non necessariamente una moglie e dei figli. Ma a prescindere da questo, lui aveva un legame molto reale sia con Lisa che con Debbie. E come Debbie stessa ha detto, dov’è il problema se la loro non era una famiglia tradizionale o se non aveva una disposizione tradizionale? E' stata una loro decisione, ed era la loro vita.
E questo è solo l'inizio. Ci sono altri dettagli molto eloquenti che induco il lettore a riflettere e che possano mettere in discussione certe credenze su Michael che si pensava essere vere. Tanto per fare un altro esempio, uno degli aspetti più controversi del libro è che Frank scrive candidamente (ma anche, devo aggiungere, molto simpaticamente) delle lotte di Michael con la dipendenza dagli antidolorifici e delle dosi di Demerol che stava ricevendo da Klein. Ma rivela anche che Michael stava subendo un trattamento per la vitiligine che gli procurava un dolore atroce a cui si doveva sottoporre regolarmente, e ognuno di questi trattamenti poteva richiedere oltre 50 iniezioni facciali.

Non ho avuto il tempo di ricercare questo trattamento in modo più completo come avrei voluto, ma ho alcuni link molto interessanti che mi sono stati forniti da Shelley (grazie!):
www.vitiligosociety.co.za/Needling.html
www.hindawi.com/journals/psi/2011/158241/
http://acupuncturemiracle.blogspot.com/201...n-vitiligo.html
E poi c'è questo documento, in cui Tom Meserau parla specificamente di un trattamento che Michael stava ricevendo per la vitiligine e che comprendeva delle iniezioni: www.sbscpublicaccess.org/docs/ctdocs/011805notmotexc14.pdf

MICHAEL STAVA SUBENDO DOLOROSI TRATTAMENTI PER LA VITILIGINE CHE PREVEDEVANO FINO A 50 INIEZIONI FACCIALI PER OGNI VISITA MEDICA

Il motivo per cui ho trovato questo interessante è perché ci fornisce un nuovo caso in cui Michael è effettivamente rivendicato dalla rivelazione di tali informazioni. Ricordate come i media vivevano di giornate campali con la storia del Demerol, e come hanno speculato sul perché qualcuno dovrebbe ricevere tutto quel Demerol solo per iniezioni di botox? Ma potrebbe essere che le iniezioni che riceveva non erano per niente di botox, ma legittimate, se pur per trattamenti sperimentali, dalla vitiligine? Non so a voi, ragazzi, ma personalmente, il pensiero di avere 50 aghi iniettati in faccia sarebbe certamente sufficiente a farmi desiderare una dose di Demerol! E ricorderete che ho citato anche il Dr. Treacy quando ha detto che Michael aveva una zona del viso ipersensibile a causa di passate operazioni chirurgiche, e quindi era sempre richiesta una qualche forma di sedazione prima di tutte le procedure cosmetiche o dermatologiche:


http://www.examiner.com/celebrity-headline...reviously-video
[qui in italiano: https://healtheworldpro.forumfree.it/?t=56414432]

Ci sono altri esempi di ciò che io chiamo " zona grigia della vendetta" in tutto il libro, i casi in cui possiamo vedere come certi miti su Michael possono aver avuto il loro inizio, ma anche come si può ottenere l'intera storia della verità che spesso sta dietro quelle storie.

Solo per fare un esempio, Michael faceva riferimento al vino come "succo di Gesù" e spesso ha bevuto vino in lattine di soda, così come è stato affermato dagli Arvizo durante il processo. Ma non era per la sinistra ragione che gli Arvizo e il Procuratore Distrettuale hanno cercato di far prevalere al processo, lo scopo non era quello di allettare i bambini a bere con lui. Piuttosto, era qualcosa che ha fatto per proteggere i bambini intorno a lui, perché non voleva dare il cattivo esempio di bere alcolici davanti a loro. Inoltre, essendo una persona molto riservata, non necessariamente avrebbe voluto far conoscere a tutti i suoi affari personali. Tuttavia, a volte è importante conoscere la verità se questo significa fare la differenza tra il discolpare qualcuno o permettere a nozioni false di stare in piedi. Personalmente, non mi preoccupa sapere che a Michael piaceva il vino, e che lo bevesse in lattine di soda o no, io personalmente avrei trovato molto più inquietante se avesse bevuto apertamente davanti a dei ragazzi!

La cosa più importante da tenere a mente durante la lettura di un libro di memorie, soprattutto un libro di memorie della propria esperienza con un personaggio famoso, è che non importa quanto onesta questa persona sia, nel grande schema delle cose, la loro storia è semplicemente la loro versione della realtà in cui vivevano. La radice della parola "memorie" è "memoria". Ma per nostra stessa natura umana, i nostri ricordi sono spesso selettivi; a volte addirittura distorti. Le nostre versioni degli eventi vengono filtrati dai nostri stessi pregiudizi e da tutto un intero bagaglio che noi associamo a quei ricordi. I ricordi devono essere accettati per quello che sono - una realtà individuale e la propria percezione degli eventi. I ricordi possono essere divertenti, coinvolgenti, e possono far riflettere. Loro possono – ma non devono - essere sempre considerati come fossero il vangelo. Tuttavia, penso che se un lettore si avvicina a questo libro con una mente aperta e leale, si può certamente conoscere l'uomo Michael Jackson come lo conosceva Frank Cascio. E io credo che Frank è onesto e aperto nel presentarci l'uomo Michael Jackson, che era suo amico e mentore. Che come ho detto, non necessariamente coincide con la figura idealizzata di Michael che molti fan hanno. Ma dobbiamo tenere a mente che questa è stata l'esperienza di Frank e il Michael Jackson che ha presentato in queste memorie è l'uomo che conosceva lui. In definitiva, tuttavia, le memorie di questo tipo finiscono sempre per essere incentrate sulla persona che le scrive riguardo al soggetto in questione. Dobbiamo tenere presente che questa non è "solo" la storia di Michael. E' anche la storia di Frank e [in questo libro leggerete] che cosa vuol dire raggiungere la maggiore età come un giovane uomo che vive all'ombra di Michael Jackson. Quando ti rendi conto che tutta la tua vita ha ruotato intorno a Michael Jackson fin dall'età di quattro anni, come si fa a trovare la propria identità e il tuo scopo nel mondo? Come si riesce a intraprendere il proprio percorso? Per Frank Cascio, questa incognita probabilmente è stata la sfida più grande della sua vita.


Frank riesce anche a screditare l'intera falsa convinzione che è emersa dopo il crock di Bashir, nel quale si diceva che era una routine per Michael invitare i bambini per dei pigiama party a Neverland. La semplice verità è che , i famigerati "pigiama party" non sono mai avvenuti, almeno non così come sono stati interpretati. Nei pigiama party venivano coinvolte intere famiglie- persone che spesso avevano viaggiato su grandi distanze per essere a Neverland. L’enorme camera da letto di Michael divenne una sorta di spazio informale, un luogo di ritrovo e di riferimento per queste famiglie, dove la gente guardava la televisione, giocava, o semplicemente parlava fino a quando tutti si addormentavano esausti.
[di questo ne parla anche l’avvocato Thomas Mesereau qui http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option...minar-15-settem ] Con il candore e la prospettiva di una persona che ha vissuto personalmente questi eventi, Frank racconta la verità su ciò che quelle notti passate a casa di Michael erano... e ancora più importante, ciò che non sono state.

Contrariamente al mito popolare, Michael ha modificato il suo comportamento con i bambini dopo le accuse del '93. È come se lo avessero lasciato definitivamente segnato e timoroso di essere accusato ancora.

E contrariamente a quanto dicono i cinici, Michael ha modificato il suo comportamento in presenza di bambini a seguito delle accuse di Chandler nel '93. Non ha permesso ai bambini, soprattutto maschi, di stare nella sua camera da soli (i genitori erano sempre presenti) e nella maggior parte dei casi, stava attento da allora in poi a verificare sempre che ogni bambino fosse accompagnato da un adulto. Uno piccolo ma significativo dettaglio che abbiamo notato sia io che il mio ragazzo è che per tutto il tour di HIStory, quando era il momento del finale con Heal The World, non ha mai tenuto le mani ai ragazzi e neanche è andato a prenderli, avrebbe sempre individuato una ragazza. Ovviamente, le prime accuse hanno fatto i loro danni. Ne è stato segnato emotivamente, ma ha anche imparato da esse. Sapeva che avrebbe potuto essere accusato ancora e una volta che sarebbe successo, non doveva accadere a causa di una grave disattenzione o di disprezzo e arroganza da parte di Michael come è stato spesso erroneamente segnalato, ma perché era troppo gentile per rifiutare un bambino bisognoso di aiuto.

era stato previsto che ci fosse Michael Jackson al posto di Simon Cowell? Forse sì, aveva in programma di partecipare allo show "Holliwood Ticket”

Ci sono anche un sacco di fatti interessanti ma poco noti che ho scoperto nel libro. Ad esempio, lo sapevate che nei primi anni del 2000, prima del debutto di "American Idol", era stato previsto che Michael avesse il suo talent show settimanale, nel quale sarebbe stato il giudice? A quanto pare il progetto, provvisoriamente chiamato "Hollywood Ticket" è sfumato, soprattutto a causa dall’ interesse calante da parte di Michael (in ogni caso, sappiamo tutti che Michael non amasse apparire in tv, e probabilmente si è riservato la possibilità di tirarsi indietro in qualsiasi momento dall'idea di andare in onda sulla TV nazionale ogni settimana con l'obbligo di dover essere un giudice e un mentore settimanalmente), ma devo dire che, di certo sarebbe stato interessante se il progetto si fosse concretizzato. Purtroppo, però, questa sembra essere la stessa storia che si è ripetuta così spesso nell’ultima decade di Michael, molti progetti non si sono mai materializzati, è la cosa più triste di tutti è sapere che questo succedeva spesso a causa delle questioni legali e della cattiva gestione all'interno dei suoi stessi ranghi che hanno portato all’aborto di questi progetti.


L’esperienza di Frank Cascio, con Michael Jackson è stata unica fin dall'inizio. Non è stata una conoscenza che lui ha cercato, e neanche uno che ha agito per conto suo. Immaginate, se volete, che siete un bambino piccolo, e ai tuoi genitori capita di essere i migliori amici di una superstar di fama mondiale. Fu così che Michael Jackson entrò a far parte della vita di Frank Cascio. Immaginate se la suddetta superstar diventi il tuo mentore e il tuo più grande insegnante, e ora proiettatevi a molti anni in avanti, fino a ritrovarvi come un giovane adulto che non solo lavora per lui, ma che a volte si trova a dover invertire il ruolo padre/figlio, e questa è una triste realtà che accade per molti di noi quando cresciamo e realizziamo che i nostri genitori o addirittura le nostre "figure genitoriali" non sono le persone perfette che abbiamo immaginato da bambini, ma, piuttosto, solo esseri umani imperfetti come noi. Posso capire perché alcuni fan sono preoccupati circa il libro. Ci sono alcune cose che ho messo in discussione, anche se sono vere, ma non c’è alcuna necessità di includerle qui se non serve a nulla vero? Perché non tenere alcune cose private? Solo per esempio, non so perchè tutto il mondo avrebbe dovuto necessariamente sapere che Michael ha sperimentato la marijuana. Non è che sono una puritana e veramente, in questi giorni, ho fumato un po’ d’erba e davvero ciò non è visto tanto più di buon occhio quanto bere birra. Ma, come sappiamo fin troppo bene, i media sono sempre stati inclini a giudicare Michael con uno standard diverso da quello usato per le altre celebrità. Questa è davvero l'intera questione quando si tratta di rendere pubblici questo tipo di dettagli privati-sappiamo tutti come i media amano sensazionalizzare e come gestiscono una qualsiasi storia su Michael Jackson.. Questa consapevolezza, a sua volta, credo sia il motivo per cui così tanti fan sono inclini a sentirsi molto più protettivi verso quello che viene scritto su Michael. Tutto questo arriva semplicemente da una lunga esperienza con il fatto di conoscere il modo in cui i media hanno sempre amato ritrarre Michael Jackson. Ciò che è visto come un comportamento innocuo per la maggior parte delle celebrità diventa in qualche modo schiacciante quando si tratta di Michael Jackson. (Tuttavia, se siete curiosi su questo, mi limiterò a dire che probabilmente troverete abbastanza divertente scoprire chi è stato ha fornire a Michael un po’ d’erba... suggerimento: Non era certo uno dei suoi amici heavy metal stoner http://it.wikipedia.org/wiki/Stoner_rock). [lo stesso Frank nel libro dice che “l’esperienza” è iniziata e finita da lì a poco. NdT]

alcune fan più fortunate sono passate per "neve-never land"? Frank dice di si. Ma gli incontri occasionali erano sempre molto discreti.


Ancora una volta, Frank ha commesso alcuni errori per questa rivelazione, proprio come ha fatto per alcune delle cose che rivela sulla vita sessuale privata di Michael (anche se non è niente di così icastico, tuttavia, si dice che Michael ha avuto un bel po' di incontri casuali nel corso degli anni, anche con alcune fan... beh, beate loro, immagino). Tuttavia, io voglio sottolineare ancora una volta che l'importanza di conoscere queste informazioni è che, violazione della privacy o no, aiutano a scagionare Michael, forse in modo molto più cruciale, venendo a conoscenza del fatto che i suoi interessi sessuali riguardavano relazioni mature con le donne - non con i bambini, e certamente non con i ragazzi.
Penso che per Michael c'era una sorta di "disconnessione" tra l'essere umano che era, e questa sorta di visione idealizzata che aveva di se stesso, o meglio, della persona che voleva essere. A volte è facile guardare ad alcune delle sue parole contro le sue azioni e chiamarlo ipocrita, ma così si sta banalizzando un problema molto complesso. Per quanto riguarda la posizione di Michael sulle droghe e sul sesso occasionale, non stava tenendo solo un atteggiamento pubblico quando ha parlato contro di loro, era quello che sentiva veramente. Come dice Frank, Michael detestava la tipica ricerca della droga, e lo stile di vita pop con le groupie e tutto il resto. Egli non voleva "essere" o "diventare qualcuno che…" . Voleva essere un modello decente che i giovani potessero seguire. Egli, inoltre, non voleva essere un donnaiolo da quattro soldi come il padre e i fratelli, e le poche volte in cui ha ceduto alla tentazione, non ne era orgoglioso. E anche la sua educazione molto religiosa ha giocato un ruolo importante nel plasmare il suo carattere di adulto, sia in meglio che in peggio. Penso che il più grande problema di Michael, forse, era che sembrava avere un momento difficile solo quando si lasciava andare e si dava il permesso di essere umano. E quando lo ha fatto, ci è sempre sembrato che si sentisse in colpa, cosa che ha solo aggravato la situazione per lui. Ho sentito la gente dire che era un ipocrita, perché sosteneva di essere un vegetariano, ma amava il KFC [Kentucky Fried Chicken/pollo fritto del Kentucky] (o meglio, quanti di noi hanno mai provato a seguire una dieta salutare, con le migliori intenzioni, solo per cedere a volte, o anche godere di una indulgenza occasionale?). Ho sentito la gente dire che era un ipocrita, perché ha parlato contro l'uso di droghe ricreative, ma poi “guardate come è morto” (dimenticando che la sua morte non aveva nulla a che fare con lo “sballamento”, ma è stato il culmine di anni di dolore e delle continua ricerca di mezzi per intorpidirlo). Ho sentito la gente dire un sacco di cose perché ignoranti, ma la verità è che nessuno sapeva se la pressione che ha messo su se stesso per essere perfetto era più schiacciante di qualsiasi altra cosa su cui nessun’altro avrebbe potuto dire o fare niente. Forse la cosa più triste di tutte è che non sembrava rendersi conto che non doveva essere perfetto perché noi lo amassimo.
Personalmente, penso che il libro fa un grande lavoro di bilanciamento tra il Michael Jackson idealizzato e quello umano. Michael non camminava sulle acque e non era Dio. Il suo sangue era come quello di tutti gli altri. Ma c'è un passaggio molto toccante nel libro che cito qui, dal momento che la citazione di brevi passaggi sono ammesse se a scopo di recensione:

CITAZIONE
La malattia della pelle di Michael, insieme alla sua infanzia difficile e alle accuse, sono state le condizioni e le circostanze con cui ha fatto del suo meglio per riuscire a sopravvivere, e gli interventi di chirurgia plastica al naso erano, come tante delle sue eccentricità, tentativi di esercitare un qualche tipo di controllo sul proprio destino e sulla sua felicità. Tali interventi non lo hanno reso normale. E, agli occhi di molte persone, non lo hanno reso bello. Quello che hanno fatto è stato farlo essere Michael.

Ho messo in grassetto l'ultima frase per fare il punto della situazione. Si potrebbe dire altresì che i difetti di Michael molto umani non lo rendono buono o cattivo, bello o brutto. Ma l'hanno fatto diventare semplicemente Michael. Ciò che emerge da questo libro è un ritratto di un uomo molto bello, generoso, di talento, intelligente ma vulnerabile che ha sbattuto le sue ali contro le sbarre di ferro della gabbia dorata da quando aveva cinque anni, aveva imparato a combattere, e come sopravvivere, l'unico modo che conosceva. Il suo modo non è sempre stato il modo migliore o più ammirevole, ma era la sua strada.

MICHAEL E FRANK, ancora amici fino alla fine, anche se i problemi giuridici di Michael e il processo Arvizo li avrebbero allontananti. Si sono riconciliati, ma le cicatrici erano lente a guarire. [*]


Ed era la totalità di questa umanità molto complessa che ha fatto di lui la persona che era. Se non altro, credo che "My Friend Michael" fa un ottimo lavoro catturando quell'umanità molto complessa e consentendo a tutti noi di conoscere l'uomo dietro il mito un po' meglio. Ci sono state molte volte durante la lettura di questo libro in cui ho riso a gran voce (è necessario leggere tutta l'escursione di mezzanotte dell’Haunted Hotel in Scozia, che è la parte più esilarante per capire di cosa sto palrando), e ci sono state tante volte in cui ho pianto. Ma soprattutto, mi sono sentita ispirata. Attraverso le pagine di questo libro, si arriva a conoscere il grande amico che Frank ha trovato in Michael e quando tutto è finito, riesce a mancarci ancora di più. Sentiamo il dolore di quel vuoto, il vuoto che è stato lasciato. Ci viene ricordato nuovamente quanto abbiamo perso, ma anche, quanto siamo stati arricchiti per averlo avuto fra noi per un po'.


(EDIT del 14/01/12): ho pensato che questa potrebbe essere una simpatica aggiunta alla recensione. Nel libro, Frank dice che era con Michael al Virgin Megastore per firmare le copie di INVINCIBLE nel 2001. Come la maggior parte dei fan, ho visto i video di questo evento molto noto, ma finora non avevo prestato molta attenzione al ruolo di Frank in tutto questo. Era solo uno dei ragazzi seduti a lato. Ma conoscendo la situazione dopo aver letto il libro, ero così curiosa che sono tornata a vedere questa serie di video. Naturalmente, l'intera serie divisa in otto parti è disponibile su Youtube, ma quello che ho scelto di sottolineare qui è la parte numero 5. Al minuto 3:45, un fan sta parlando con Michael (si discute di un recente attacco di laringite, tra le altre cose) e poi chiede: "E questo il famoso angelo? Angel Frankie?". Poi, sia al minuto 6:51 che al minuto 9:29, si può vedere Frank e Michael scambiarsi degli sguardi complici e un paio di battute (ho il sospetto che stessero scherzando su alcune delle ragazze in fila).E' molto divertente e carino da vedere, e si può davvero avere un'idea di quale sia stato il loro rapporto da come li si vede interagire qui.





CITAZIONE

[*]In un'intervista del 4/12/2011 Tom Mesereau spiega la questione della mancata testimonianza di Frank Cascio al processo del 2005 in una diretta con Positively Michael



Prima di tutto questa era una questione molto complessa, confusa, spaventosa. Quello che ha fatto Sneddon, il procuratore distrettuale che ce l'aveva con Michael come tutti sanno, quello che ha fatto sono state queste accuse di complotto per molte ragioni diverse. Una di queste era terrorizzare i testimoni che potevano aiutare Michael Jackson.

E quello che ha fatto è stato molto strano, il gran giurì aveva incriminato Michael per diversi capi di imputazione, il primo primo era il complotto. Ma l'unico accusato del presunto complotto era Michael. Lui ha definito tutti gli altri co-cospiratori non incriminati, il che vuol dire rivelare subito che l'incriminazione di complotto aveva uno scopo nefasto.

Così Michael è stato accusato di complotto. Ricordate che un complotto è un accordo tra vari individui per commettere un crimine. L'accordo può essere in forma scritta o può non essere in forma scritta. Può anche essere un'intesa. Ma comunque il complotto coinvolge più di una persona e richiede una forma di accordo per commettere un crimine. Ma l'unico addebito è stato fatto a Michael Jackson. Così questo dovrebbe dirvi che qui c'è qualcosa che non va.

Tutti gli altri erano definiti co-cospiratori non incriminati. Frank Cascio, Vinnie Amen, Dieter, Konitzer, Marc Shaffel. Quello che penso è che voleva spaventare a morte questi potenziali testimoni per Michael Jackson, perché erano lì quando c'erano gli Arvizo. E lasciando questa spada di Damocle che avrebbe potuto incriminarli sopra le loro teste, ha costretto tutti a prendersi degli avvocati e li ha terrorizzati. Ammettiamolo.

Come ho detto in altre discussioni c'erano altri motivi tecnici per cui ha fatto queste accuse. Ciò avrebbe consentito agli Arvizo di testimoniare su Cascio, Shaffer, Amen, Dieter e Konitzer e al tempo stesso spaventare questi ultimi in modo che Michael non avrebbe potuto chiamarli a contraddire o confutare quello che avrebbero detto gli Arvizo. Era molto molto sinistro, a mio parere.

Così Frank Cascio e gli altri hanno preso degli avvocati, come era da aspettarsi. C'era la possibilità che fossero accusati del crimine di complotto e che rischiassero anni di carcere. Stavamo preparando la nostra difesa e cercando di capire chi fossero tutti e a cosa potessero contribuire per la nostra difesa e quello che avevano da dire e che cosa avevano detto ad altre persone, se avessero parlato con Sneddon e compagnia. Sapete, questo è ciò che è la difesa penale. Si trattava di un caso enorme, tutto era amplificato un milione di volte.

Così Frank Cascio ha preso un avvocato e io non volevo che Michael parlasse con lui o lui parlasse con Michael perché questo avrebbe aperto la porta a vari tipi di esame da parte del procuratore nel processo. Anche se credo che stessero parlando in ogni caso perché erano amici da molti anni.

E l'avvocato di Cascio, Joe Tacopina di New York, ha iniziato a chiamarmi e chiedermi cosa stava succedendo e quello che pensavo. Gli dicevo quello che potevo e gli chiedevo che cosa avrebbe fatto Frank. La mia impressione è stata che Frank stava ascoltando il suo avvocato. Il suo avvocato stava agendo molto attentamente, molto professionalmente, molto finemente attraverso le prove, cercando di scoprire come proteggere il suo cliente. Questo era il suo lavoro. Così il suo avvocato non ha detto subito "lui farà quello che vuole lei", faceva attenzione a riguardo e penso che Frank stava ascoltando il suo avvocato. Non so cosa abbia detto a Michael o quello che Michael abbia detto a lui. So che i membri della sua famiglia parlavano con Michael, non ero a conoscenza di quelle conversazioni. Sapete che sono tutti molto amici.

Ad un certo punto si è formata una percezione che Frank non fosse cooperativo. Io non sono così sicuro perché si sia formata. Poteva essere sempicemente che il suo avvocato era cauto e attento. Ma posso dire questo, alla fine lui era disposto a testimoniare. Il suo avvocato mi ha detto che era disposto a testimoniare, ha avuto un sacco di conversazioni con lui. Quello che penso sia successo è che aveva paura, stava ascoltando il suo avvocato, il suo avvocato era stato cauto, questo potrebbe essere stato interpretato che lui non fosse cooperativo, ma dirò questo, alla fine lui era disposto a venire e testimoniare. Questo è ciò che penso sia realmente accaduto con Frank Cascio.

Ora, sai, non posso biasimarlo per essere stato terrorizzato. Lui dice nel suo libro una cosa che devo sottolineare, che Sneddon gli ha offerto l'immunità dal procedimento giudiziario. Questo voleva dire che se lui si fosse fatto avanti e avesse collaborato con Sneddon e l'ufficio del procuratore distrettuale, non poteva essere processato. Doveva anche essere disposto a testimoniare contro Michael e lui ha rifiutato. Anche se questo sarebbe stato un modo molto sicuro per non essere accusato. Si deve dargli credito per questo. Dobbiamo dargli credito per questo, dobbiamo capire come sono stati terrorizzati che potevano essere accusati del crimine di complotto e andare in prigione. Si deve apprezzare che stava ascoltando il suo avvocato che si stava muovendo con cautela e con attenzione per capire come proteggere al meglio il suo cliente. Quindi non credo che nessuno dovrebbe biasimare Frank. Davvero.

Ora, gli altri non erano così terrorizzati quanto lui. Per esempio Chris Tucker e Maculay Culkin non erano co-cospiratori non incriminati. Non sono mai stati accusati. Così sono venuti fuori e hanno detto ai loro avvocati e agenti e manager e consulenti "testimonieremo per Michael se avrà bisogno di noi. Non c'è dubbio su questo". E l'hanno fatto. Mi sono seduto con Maculay Culkin e il suo avvocato (non penalista) e quest'ultimo era spaventato a morte, mentre Maculay era tranquillo nel dire "quando Michael ha bisogno di me io ci sono". Ho incontrato Chris Tucker e il suo avvocato a casa del suo avvocato e il suo atteggiamento era esattamente lo stesso: "Quando Michael mi vuole non mi interessa quello che sto facendo, io ci sono". Ma non erano di fronte alla possibilità di un'accusa di complotto. Quindi non sono duro con Frank, ho capito tutta la situazione, alla fine lui era disposto a testimoniare.

FONTE: www.twitlonger.com/show/ehs71k TRADUZIONE A CURA DI "4everMJJ" PER IL MJFanSquare Forum

 
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2 replies since 19/12/2011, 20:27   794 views
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