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ricordando Michael - un anno dopo-, (da Howard Bloom)

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Domynick
view post Posted on 28/1/2011, 23:36




One Year Later – Remembering Michael (by Howard Bloom)

http://thehappiestmedium.com/2010/06/one-y...y-howard-bloom/

Ricordando Michael - Un anno dopo – (da Howard Bloom)



by Karen Tortora-Lee, 25 giugno 2010

“Oggi, in memoria della scomparsa di Michael Jackson, abbiamo ri-proposto un grande tributo scritto da un amico di Michael e socio in affari, Howard Bloom, che ha condiviso i suoi ricordi di Michael con me un anno fa.”




Il Guest Blogger Howard Bloom ha iniziato la sua leggendaria carriera nelle pubbliche relazioni in campo musicale quando ha co-fondato The Howard Bloom Organization Ltd nel 1976, e ha contribuito a costruire e sostenere la carriera di Michael Jackson, Prince, Bob Marley, Queen, Billy Joel, John Cougar Mellencamp, Simon & Garfunkel, Bette Midler, Joan Jett, AC/DC, Talking Heads, Grandmaster Flash and the Furious Five, e circa 100 altre stelle degli anni 1970 e 1980. Qui egli condivide alcune delle sue riflessioni personali sulla scomparsa del suo cliente, Michael Jackson, e ci porta da tutto il rumore passato a un luogo più tranquillo.








Nella notte del 25 giugno, quando stavo facendo la mia passeggiata notturna guidando per 1 miglio fino a Prospect Park che mi porta di nuovo alla mia arenaria, ho superato una coppia di 18 anni, seduta su una veranda a quell'ora solitaria quando le strade e i marciapiedi sono di solito del tutto privi di esseri umani. Il ragazzo aveva lunghi capelli neri e ricci e la ragazza un corto taglio di capelli biondi e indossava dei pantaloncini. Il ragazzo ha detto qualcosa al mio passaggio. Tornai indietro, mi tolsi le cuffie, e gli chiesi di ripeterlo. Aveva detto, "Michael Jackson è morto".
Gli ho chiesto perché lo ha detto proprio a me. Mi chiedevo se conosceva la mia sala da te su Union Street, dove vado a scrivere, o da voci di strada e se sapesse della mia connessione con Michael Jackson. Ma non mi conosceva. Lo stava solo raccontando a tutti. Lui voleva che nessuno lo ignorasse.
Egli era particolarmente enfatico nell’assicurarsi che nessuno sopra i 30 anni che fosse passato lo respingesse. La morte di Michael Jackson, secondo lui, è stata una perdita per tutti noi che lo avessimo realizzato o no.

Come sono stato coinvolto con Michael Jackson e i suoi fratelli?



Era la primavera del 1983 e i Jackson stavano per iniziare il Victory tour insieme. Tutta la famiglia è stata sempre insieme per questo tour, compreso il loro papà, che aveva originariamente gestito la scalata al successo dei Jackson Five. Il loro manager per il Victory Tour mi ha chiamato più e più volte per quattro mesi, chiedendomi di lavorare con i Jackson. Continuavo a dire di no. Fino a quel momento io avevo aiutato Amnesty International ad affermarsi in Nord America, avevo lavorato con Simon e Garfunkel, quando si sono riuniti davanti a un pubblico di mezzo milione di persone per un concerto gratuito a Central Park, quando erano andati in tour , e avevo organizzato un massiccio tour dei Queen di 110.000 posti negli stadi in Sud America.

Ma mi piaceva fare crociate e lottare per gli altri quando la verità non si vede. Non sentivo il tour dei Jackson come una sfida in questo senso. Loro l'avevano già superata. Michael aveva appena venduto 36 milioni di copie di un solo album, Thriller. Questo è quasi tre volte di più del precedente detentore del record, Peter Frampton. Non credevo che ‘The Jacksons’ avessero bisogno di me. Così ho continuato a rifiutare. Ma sentivo che se avevo intenzione di dire di no a qualcuno, almeno avrei dovuto avere il coraggio di dirlo in faccia. Così, quando i Jackson si trovavano a New York e mi hanno chiesto di incontrarli presso l'hotel Helmsley Palace, ho dovuto farlo. Anche se l'incontro è stato a mezzanotte di un sabato sera, e ho lavorato dalle 9 di mattina fino a quando non sono crollato durante il fine settimana.

Nel momento in cui ho camminato nella suite dove i Jackson avevano istituito la riunione, due cose erano evidenti. Una ... dal linguaggio del corpo di questi fratelli si poteva dire che The Jacksons erano alcune delle persone più oneste, etiche e aperte che si sarebbe mai potute incontrare. Due: Erano in guai molto grossi. Loro non sapevano cosa fosse. Io non sapevo cosa fosse. Ma quello che sapevo era: questa è una sfida. C'è stato un torto che deve essere raddrizzato. Un invisibile sbaglio. Un’ingiustizia che tutti noi potevamo sentire ma nessuno di noi ne conosceva il nome. Ho dovuto dire di sì.

Il mio primo incontro con Michael non è avvenuto fino a quattro mesi dopo. Sono stato con i fratelli di Michael nella casa con piscina di Marlon a Encino, un piccolo edificio di due piani con una stanza per piano nel cortile accanto alla piscina di Marlon. A quel punto avevo fatto il mio dovere. Avevo letto migliaia di articoli su Michael. Avevo compilato un dossier sulla vita di Jackson. Una cosa sui cui tutti gli articoli concordavano era questa: Michael non era un normale essere umano. Gli articoli che lo chiamavano ‘bubble baby’ [bambino bolla], lo descrivevano come una persona che verrebbe rifiutato qualsiasi contatto umano.

Ma il fatto è che né io né Michael eravamo stati sollevati da una infanzia convenzionalmente normale, nessuno di noi due era stato cresciuto tra gli altri bambini. Allora non conoscevo i rituali comuni della vita normale. Ho dovuto imparare a guardare le altre persone come se fossero degli esempi da seguire e a considerare me stesso come un visitatore da Marte. Uno dei riti che vedevo con maggiore frequenza era la stretta di mano tra estranei. Sai, vedi qualcuno che non hai mai incontrato prima, ma che gli altri vogliono farti conoscere. Si cammina verso di lui o lei, porgi la tua mano, e dici: "Ciao, mi chiamo ______." Si trattava di un rituale che non avevo quasi mai usato. Ma quando Michael ha aperto la porta della vetrata della casa con la piscina, ho camminato fino a lui ho tirato fuori la mano e gli ho detto: "Ciao io sono Howard."

Sapevo cosa sarebbe successo. Gli articoli me lo aveva spiegato. Michael si sarebbe ritratto al mio tocco. Ma non è ciò che è accaduto. Michael stese la mano, strinse la mia, e rispose: "Ciao io sono Michael."Era normale e naturale come doveva essere. Le storie dei media erano false. Ma migliaia di persone le avevano ripetuto a pappagallo come verità. Qualcosa di strano stava accadendo nella noosfera [la sfera del pensiero] di Michael, nella sfera della percezione che la stampa ci ha consegnato come realtà. Alla fine questi errori lo avrebbero ucciso. Ma questa è una storia che racconterò un'altra volta.

Pochi minuti dopo Michael è salito per le anguste scale che portavano al piano superiore nella piccola stanza dove Marlon teneva la sua apparecchiatura. Avevo scritto un comunicato stampa e volevo l'approvazione di Michael. Abbiamo trovato posti a sedere sulle pile di amplificatori e tastiere. Ho letto il comunicato stampa ad alta voce. E come è accaduto per me anche il corpo di Michael si è ammorbidito. "Questa è bella", ha detto quando ho finito, "l’hai scritto tu?" Il fatto è che ho dovuto. Redigere i comunicati stampa non era solo un trucco del mestiere per me, era un arte. Avevo curato una rivista letteraria che aveva vinto due premi della National Academy of Poets. E nei decenni successivi, il Washington Post ha definito la scrittura dei miei libri "bella". Ma nessuno aveva mai visto l'arte nascosta nel mestiere e la creatività nascosta nell’ ordinario. Michael apparentemente l’aveva riconosciuta.

Una volta che Michael approvò il comunicato stampa, tornammo al piano di sotto nella piccola camera singola al primo piano. Contro le pareti e il rivestimento della stanza c’erano macchine videogioco arcade, a quei tempi potevano permettersi solo le macchine delle sale giochi. E al centro della stanza, un tavolo da biliardo monopolizzava la maggior parte dello spazio. The Jacksons avrebbero dovuto avere un incontro con un direttore artistico della CBS in modo che il gruppo avrebbe potuto decidere sulla copertina dell'album del Victory Tour. Volevano che fossi sul pezzo.



Quando il direttore artistico è arrivato, portava con se i portfolio* dei cinque artisti, che furono accatastati su una estremità del tavolo verde da biliardo sulla superficie da gioco. Non erano solo i portfolio in vinile nero che la maggior parte degli artisti commerciali utilizza per visualizzare il loro lavoro. Ognuno di questi rappresentava un caso di presentazione su misura in pelle o in legno di ciliegio lavorati a mano. E ciascuno di essi era appartenuto a un artista leggendario, un artista al top nel suo campo.

Noi eravamo tutti ammassati insieme sul lato opposto del tavolo da biliardo con il direttore artistico. Michael era al centro. Io ero in piedi accanto a lui alla sua sinistra. E i fratelli erano affollati intorno a noi su entrambi i lati. Il direttore artistico della CBS fa scivolare il primo dei portfolio verso Michael. Ha aperto la prima pagina, lentamente ... quel tanto che basta per vedere forse un pollice dell'immagine. Quando ha visto l'opera d'arte le sue ginocchia hanno ceduto, i suoi gomiti si sono piegati, e tutto quello che riusciva a dire era "ooooohhh". Un soft, ‘orgasmico’ "ooooh". In quell’unica sillaba e nel suo linguaggio del corpo, si poteva sentire quello che stava vedendo.


Conoscete il poema di William Blake..?

Per vedere un Mondo in un granello di sabbia,
E un Cielo in un fiore selvatico,
Tenere l'infinito nel palmo della tua mano,
E l'Eternità in un'ora. .

L'ambizione intensa di quella poesia, il desiderio intenso di meraviglia, erano vivi in Michael. Più vivi di qualsiasi altra cosa del genere che avessi mai visto. Michael vide l'infinito in un pollice. Quando Michael ha aperto la pagina successiva, centimetro dopo centimetro, ginocchia e gomiti si sono piegati ancora di più e il suo "ooohs", i suoni di un orgasmo estetico, sono diventati ancora più intensi. Stando gomito a gomito e spalla a spalla con lui, si poteva sentire lo scoprire cose del pennello e dell’inchiostro che mai neanche l'artista aveva visto. Con il tempo aveva aperto la pagina intera e il suo corpo e la sua voce hanno espresso l'estasi. Una estetica epifania. Non avevo mai incontrato niente di simile. Michael sentì la bellezza della pagina con ogni cellula del suo essere.

Ho lavorato con Prince, Bob Marley, Peter Gabriel, Billy Joel, e Bette Midler, alcune delle persone più talentuose della nostra generazione, e non uno di loro aveva le qualità della meraviglia che riusciva a provare e che prendeva vita in Michael. Vedeva la meraviglia in ogni cosa. La sua capacità di stupirsi era al di là di qualsiasi cosa che la maggior parte di noi esseri umani riesce a concepire.

Vedete, io, sopra ogni altra cosa sono uno scienziato. La scienza è la mia religione. E' stata la mia religione da quando avevo dieci anni. Le prime due regole della scienza sono: 1) la verità a qualsiasi prezzo compreso il prezzo della tua vita, e 2) Guardare le cose che si hanno sotto il naso, come se non le avessimo mai viste prima e poi procedere da lì. E non è solo una regola della scienza. È una regola d'arte. Ed è una regola di vita. Pochissime persone lo sanno. Ancora meno la vivono. Ma Michael erà così, l’ha incarnata in ogni follicolo del suo essere. Michael era la cosa più vicina che sia mai venuta a un angelo laico. Un santo laico.



Vedete, io sono un ateo, ma Michael non lo era. Credeva che gli è stato dato un dono da Dio. Credeva che gli furono donati il talento le meraviglie e gli stupori raramente concessi a noi esseri umani molto fragili. Perché Dio gli aveva dato questo dono enorme, sentiva di dovere agli altri esseri umani l'esperienza della meraviglia, dello stupore, del timore reverenziale, e l’intensità della Blake’s infinities [il poema di William Blake www.artofeurope.com/blake/bla3.htm quì la traduzione di google http://translate.google.it/translate?hl=it.../blake/bla3.htm ]. Ma a differenza di altri generosi esseri umani -Bill e Melinda Gates, per esempio- per Michael dare agli altri non era solo un’attività part-time. La necessità di dare agli altri era viva in ogni respiro di ogni singolo giorno.

L’intera vita di Michael Jackson è stata un continuo ricevere e dare e l’unico scopo del ricevere consisteva nel fatto che solo così poteva dare. Ha lavorato con ogni cellula del suo corpo per dare il dono di quella meraviglia, dello stupore agli altri esseri umani. Il bisogno di adulazione delle folle ERA la connessione che Michael stabiliva con gli altri, la sua connessione più profonda, molto più profonda di quella che può esserci tra la famiglia e gli amici (quelle sono indispensabili), e ancora di più la guarigione. Quest’ atto del dare lo ha reso una persona iconica, una persona che non ha mai conosciuto la normalità**, lo ha fatto sentire vivo.

Mi piacerebbe raccontarvi le storie di come Michael ha messo in luce queste cose. Ma, ancora una volta, quei racconti dovranno aspettare un altro giorno.

Sembra strano dirlo, ma Michael sarà sempre una parte di me. Nessun’altra superstar con cui ho lavorato è riuscita a trafiggere le fibre del mio cuore come lui. Michael ha aperto una finestra sulla qualità della meraviglia facendo la differenza con qualsiasi altra cosa a cui sia mai stato esposto nella mia vita. Per questo dono, sento di dovergli qualcosa. Sento che tutti gliela dobbiamo. E ancora dobbiamo farlo. A lui dobbiamo la visione onesta di chi fosse. Glielo dovremo fino a quando avremo finalmente spazzato via la merda dei titoli sensazionalistici e aver fatto capire chiaramente perché coloro che lo amano sanno di più su di lui di qualsiasi esperto giornalista che sostiene di aver sondato la sua vita. I giornalisti e gli esperti non conoscono Michael Jackson. Ma se gli vuoi bene, c'è una buona probabilità che succeda.
good bye Michael




* [In passato il termine portfolio, indicava nei paesi di lingua anglosassone, una cartella o una busta di cuoio atta a contenere documenti di una certa importanza. NDT]

:unsure.gif: ** nel testo ‘normalità’ è riportato con la parola ‘NORMALNESS’. Nel cercarne il significato sono inciampata in questa definizione:
La fonte originale di ‘normalness’ è ampiamente messa in discussione, come al solito sta ancora cercando di trovare i suoi genitori biologici. ‘Normal’ è stato adottato per indicare qualcuno che è rimasto orfano dell'esistenza. Ora è iniziata l’ impalazione del popolo contro il normale. ‘Normal’ è in esecuzione in una elezione politica contro Michael Jackson che spera di governare il mondo. I suoi piani su come mantenere la pace nel mondo è di "normalizzare tutti ". :dunno: www.urbandictionary.com/define.php?term=normalness

che strana coincidenza.. non riesco a capire cosa possa significare....

Edited by Domynick - 28/1/2011, 23:54
 
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Domynick
view post Posted on 29/1/2011, 22:56




SCINTILLE DI SILENZIO



TESTO DELLA CONZONE DEL VIDEO TRADOTTO DA GOOGLE:

Sparks Of Silence / scintille di silienzio
Qual è il suono del silenzio?
Puoi sentire che sta in esso una scintilla.
Niente è veramente silenzioso.

Fammi un favore e rinuncia
lasciar andare la paura e tutto l'inutile
la terra è qui
qui accanto alla mia candela
che mi hai illuminato
è tutto ciò che serve.

Basta prendere la mia mano
e io ti mostrerò
voleremo sopra il cielo e oltre ora
Fidatevi del vostro istinto
non cadrete.

Guardate dietro i miei occhi
quello che io ti indicherò
è quello che una volta utilizzammo per chiamare casa
Ti ricordi di tutto questo, adesso?
Dato che le mappe sono tutte così sbagliate ora.
Più posti crescente da oggi
sono giovani, quei pianeti
in mezzo.

Chorus:
E le galassie dietro di voi volarano più veloci
veloce e più veloce
rispetto a qualsiasi luce potrebbe mai essere
prendimi più alto, sempre più in alto
sempre più in alto
e ancora.

Non abbiate fretta, sto aspettando
dietro quelle montagne
essi sono in declino
e sono geme
una crescita più rapida
volteggia più veloce, proprio come faccio io.

E io vi mostrerò come respiro ora
è quello che dico per te a ridurlo ora
vi farà ballare sul bordo per sempre
il mio unico colpo senza paura.

Chorus:
E le galassie dietro di voi volare più veloci
veloce e più veloce
rispetto a qualsiasi luce potrebbe mai essere
prendimi più alto, sempre più in alto
sempre più in alto
e ancora.

Non portarmi indietro ancora
Qual è il tempo adesso?
Non del tuo regno
ma ora si sente in esecuzione più veloce.
La tua faccia non ha prezzo come si medita,
non è quello che ho fatto.

Lyrics, composizione, arrangiamento, voce e pianoforte: Irina Hale
- © 2010 Irina Hale, 26 giugno 2010; Tutti i diritti riservati
 
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